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Credito d'imposta su commissioni pagamenti elettronici
Che cos'è - Credito d'imposta su commissioni per i pagamenti elettronici
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Che cos’è - Credito d'imposta su commissioni per i pagamenti elettronici
Ultimo aggiornamento: 10 marzo 2022
Attenzione: aggiornate le specifiche tecniche per prolungare al 30 giugno 2022 la possibilità di comunicare la partita Iva al posto del codice fiscale dell’esercente. L’intervento si è reso necessario per venire incontro alle esigenze di alcuni operatori
Il credito d’imposta sulle commissioni per le transazioni effettuate tramite sistemi di pagamento elettronici è un’agevolazione destinata agli imprenditori o lavoratori autonomi, per i quali risultino nell’anno precedente ricavi e compensi inferiori ai 400.000 euro.
Il credito d’imposta è pari al 30% delle commissioni addebitate per le transazioni effettuate con privati consumatori mediante strumenti di pagamento tracciabili.
I soggetti destinatari dell’obbligo di comunicazione sono i prestatori di servizi di pagamento che mettono a disposizione degli esercenti i sistemi di pagamento elettronici atti a consentire l’accettazione delle transazioni.
Con provvedimento del 29 aprile 2020 sono state definite le modalità per la comunicazione dei dati delle commissioni applicate, registrate a decorrere dal 1° luglio 2020, su cui calcolare il credito d’imposta spettante all’esercente.