Profili normativi e operativi

I Grandi Contribuenti sono soggetti alle seguenti attività di controllo da parte dalle Direzioni Regionali:

a) attività di liquidazione (articoli 36-bis del Dpr 600/1973 e 54-bis del Dpr 633/1972) relativa ai periodi d'imposta in corso alla data del 31 dicembre 2006 e successivi

b) controllo formale previsto dall'articolo 36-ter del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, relativamente ai periodi d'imposta in corso alla data del 31 dicembre 2006 e successivi

c) controllo sostanziale con riferimento al quale, alla data del 1° gennaio 2009, siano ancora in corso i termini previsti dall'articolo 43 del Dpr 600/1973 e dall'articolo 57 del Dpr 633/1972

d) recupero dei crediti inesistenti utilizzati in compensazione (articolo 17 del D.lgs 241/1997) con riferimento ai quali, alla data di entrata in vigore del Decreto-legge 185/2008, siano in corso i termini per il relativo recupero

e) gestione del contenzioso relativo a tutti gli atti di competenza delle strutture stesse

e-bis) il rimborso in materia di imposte dirette e di imposta sul valore aggiunto, relativo ai periodi d'imposta in corso alla data del 31 dicembre 2006 e successivi.

Ai fini della selezione delle posizioni da sottoporre a controllo, l’attenzione è prioritariamente orientata a:

  • soggetti che hanno redatto il bilancio secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS
  • presenza di rapporti con soggetti non residenti, specialmente nei casi di cessioni di beni e/o servizi nell’ambito di gruppi multinazionali
  • componenti negativi derivanti da operazioni intercorse con imprese fiscalmente domiciliate in Stati o territori non appartenenti all’Unione europea aventi regimi fiscali privilegiati
  • dinamiche transnazionali infragruppo con società non residenti delle quali è ipotizzabile la fittizia domiciliazione all’estero, o rapporti di cointeressenza (sia di controllo che di collegamento) in imprese localizzate in Stati o territori con regime fiscale privilegiato, riconducibili alle fattispecie previste agli articoli 167 e 168 del Tuir
  • presenza di particolari rapporti con altri soggetti residenti, quali in specie operazioni infragruppo che potrebbero sottendere eventuali arbitraggi impositivi (attuati, per esempio, attraverso la presenza di regimi di tassazione agevolata fruibili in ragione della diversa localizzazione territoriale ovvero operazioni di refreshing delle perdite tra soggetti aderenti alla tassazione di gruppo)
  • esistenza di utili distribuiti da società (articolo 89 del Tuir)
  • realizzo di plusvalenze esenti (articolo 87 del Tuir)
  • presenza di operazioni straordinarie
  • presenza di elementi reddituali di particolare interesse (ad esempio, ingenti oneri straordinari / finanziari, elevati costi per servizi) o di anomalie (variazioni o oscillazioni) ravvisabili nel fatturato di breve / medio periodo
  • presenza di crediti Iva di notevole importo rispetto all’attività svolta.

Specifica rilevanza deve essere attribuita ai fenomeni di arbitraggio internazionale (realizzati anche attraverso l’impiego di strumenti/soggetti ibridi o di strumenti finanziari complessi), alle operazioni di riorganizzazione aziendale transnazionale che presentino elementi di anomalia ed a quelle aventi ad oggetto la tematica dei prezzi di trasferimento.
Particolare attenzione viene rivolta alla presenza di significative variazioni o anomalie nei risultati d’esercizio, ovvero alla genesi di perdite fiscali, in quanto le stesse potrebbero rappresentare indicatori sintetici dell’avvenuta attuazione di schemi di pianificazione fiscale aggressiva, peraltro di particolare rilevanza negli anni di imposta in cui il contesto economico internazionale è stato interessato da una grave crisi economico finanziaria.