Avviso del 6 giugno 2024 - False richieste di pagamento di imposte non dovute su criptovalute

Segnaliamo una recente campagna malevola veicolata con false comunicazioni e-mail con il fine di ottenere dalla vittima il pagamento di imposte non dovute, a seguito di operazioni di trading online o su criptovalute.

Le e-mail appartenenti a questa campagna di phishing, apparentemente provenienti da un indirizzo pec dell’Agenzia delle Entrate, si caratterizzano principalmente per la presenza di importi casuali elevati, prospetti di calcolo delle imposte fissate dallo Stato italiano e richieste di pagamento anticipato obbligatorio di una percentuale dell’importo da accreditare.

 

Riportiamo di seguito qualche esempio di e-mail malevole.

Come è possibile osservare viene richiesto alle vittime di versare, entro una deadline stringente, gli importi relativi alle fantomatiche imposte dovute allo Stato italiano, tra l’altro in criptovaluta (nell’esempio sopra riportato la criptovaluta è il Tether, USDT) su un Wallet.

 

Dello schema malevolo potrebbero far parte anche false comunicazioni telefoniche provenienti sia da numeri italiani che esteri (ad esempio con prefisso +44) e l’invio al malcapitato di documenti manipolati ad arte come l’esempio di seguito riportato, e che si caratterizzano per:

  • Loghi di Agenzia Entrate
  • Prospetti di calcolo e finte cartelle esattoriali
  • Firme di figure apicali, anche di altre amministrazioni
  • Errori grammaticali, di punteggiatura ed omissioni nel testo
  • Minacce di coinvolgimento di un ente preposto al recupero crediti o iscrizione al ruolo
  • Imposizione di deadline e senso d’urgenza
  • generale

Si raccomanda ai cittadini di prestare la massima attenzione e, qualora ricevessero e-mail o documenti analoghi agli esempi sopra riportati, di non cliccare sui link in esse presenti, di non scaricare, aprire e compilare eventuali allegati, di non fornire credenziali d’accesso, dati personali e le coordinate bancarie in occasione di eventuali telefonate legate a questo tipo di fenomeni e di non ricontattare assolutamente il mittente di eventuali comunicazioni.

L’Agenzia delle Entrate disconosce questa tipologia di comunicazioni, rispetto alle quali si dichiara totalmente estranea. In caso di dubbi sulla veridicità di un messaggio ricevuto dall’Agenzia, è sempre preferibile verificare se si tratta di una casistica di phishing nota, consultando la pagina “Focus sul phishing” del sito istituzionale dell’Agenzia delle Entrate, rivolgersi ai contatti reperibili sul portale istituzionale www.agenziaentrate.gov.it o direttamente all’Ufficio territorialmente competente.