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Credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno per le imprese del settore agricolo, della pesca e acquacoltura - Che cos'è

Ultimo aggiornamento: 16 ottobre 2024

L’articolo 1, commi da 98 a 108, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, ha istituito un credito di imposta riservato alle imprese che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite delle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, della Regione siciliana e delle regioni Sardegna e Molise, ammissibili alle deroghe previste dall’articolo 107, paragrafo 3, lettera a), del TFUE, e nelle zone assistite della regione Abruzzo, ammissibili alle 8 deroghe previste dall’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del TFUE, come individuate dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027.

Alle imprese attive nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli, nel settore della pesca e dell’acquacoltura, che nel 2023 hanno realizzato investimenti in beni strumentali nuovi, gli aiuti sono concessi nei limiti e alle condizioni previsti dalla normativa europea in materia di aiuti di Stato nei settori agricolo, forestale e delle zone rurali e ittico.

L’ammontare massimo del credito d’imposta fruibile è determinato moltiplicando il credito d’imposta richiesto per la percentuale che sarà resa nota con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, da emanare entro il 28 novembre 2024. La percentuale è ottenuta rapportando il limite complessivo di spesa all’ammontare complessivo dei crediti di imposta richiesti.

Il credito d’imposta, nella misura spettante, è utilizzabile esclusivamente in compensazione a decorrere dal giorno lavorativo successivo alla pubblicazione del citato provvedimento.