Menu della sezione Sistema di Interscambio flussi Dati (SID)
Modalità di colloquio piattaforma FTP
L’interscambio dei dati con i soggetti esterni all’Agenzia delle Entrate avviene utilizzando un sistema di trasmissione dati tra terminali remoti basato su protocollo di colloquio “File Transfer Protocol (FTP)” su rete pubblica (Internet) o SPC infranet, mediante un server FTP (nodo).
Il servizio di trasmissione e ricezione dati via FTP (Nativo e NON Cifrato come ad esempio SFTP) gestito dall’Agenzia delle Entrate è funzionante 24 ore al giorno, per tutti i giorni della settimana, comprese le festività.
La modalità di scambio dati prevede che l’Agenzia delle Entrate operi sempre in modalità client; in particolare:
l’Agenzia delle Entrate invia in periferia i flussi di dati in uscita e come certificazione del corretto invio dei dati provvederà al “Rename” del file spedito; l’Agenzia delle Entrate prende in carico i flussi di dati provenienti dalla periferia, provvedendo alla loro cancellazione dal server come certificazione della corretta acquisizione dei dati.
L’Ente Esterno dovrà esporre un FTP Server e comunicare le sue credenziali d’accesso.
Collegamento di Rete
Per consentire ad Enti Esterni lo scambio massivo di dati con l’Agenzia delle Entrate, è stata predisposta una infrastruttura di accoglienza che utilizza il protocollo FTP su dorsali pubbliche (Internet e SPC Infranet) per realizzare lo scambio dati in oggetto.
In particolare, la piattaforma utilizza un client FTP in grado di connettersi a server FTP esposti su Internet o su SPC Infranet, utilizzando le porte classiche 20 e 21, in modalità “active mode”.
Per realizzare la connessione l’Ente Esterno deve quindi attestare ed esporre sulla dorsale pubblica un server FTP, in grado di essere raggiunto dal client FTP dell’Agenzia delle Entrate. In base a considerazioni proprie dell’Ente circa le policy di sicurezza da implementare sullo specifico scambio di dati massivo, l’Ente può decidere di utilizzare server condivisi con altre applicazioni, oppure server dedicati in maniera esclusiva a tale scambio.
La scelta di utilizzare il protocollo FTP standard, evitando le varie implementazioni di protocolli ibridi con cifratura integrata (come FTPs, ovvero “FTP over SSL”, oppure sFTP, ovvero “FTP over SSH”), è giustificata dalle propedeutiche attività di cifratura e firma digitale dei file scambiati, attività che garantiscono riservatezza, autenticazione, integrità, e non-ripudio dei dati. La protezione del canale trasmissivo (su cui viaggiano in chiaro sia i parametri di apertura del canale stesso che i comandi ftp inoltrati) viene garantita invece dall’utilizzo della tecnologia VPN IPsec in modalità site-to-site, che crea un circuito privato virtuale sicuro attraverso le dorsali pubbliche.
Ciascun Ente o Nodo dovrà configurare la propria VPN utilizzando apparati che supportino l’intera suite di protocolli IPsec, standard “de facto” per la realizzazione di VPN con caratteristiche avanzate. In particolare, gli apparati dovranno poter essere configurati in modo da implementare la modalità site-to-site.
Gli apparati terminatori VPN con IPsec (o “IPsec peers”, situati nelle due sedi che devono attivare un tunnel per la cifratura dei pacchetti in transito), in fase di negoziazione delle Security Association si autenticheranno tramite PSK (pre-shared key, nota ad entrambi i gateway ed inserita nella sola fase di configurazione iniziale). Non è invece prevista una mutua autenticazione dei gateway tramite certificati.
Tutti i parametri di configurazione del tunnel IPsec, in particolare i piani di indirizzamento privato con cui dovranno presentarsi i server FTP degli Enti o Nodi e quello utilizzato dal client FTP dell’Agenzia, saranno stabiliti dall’Agenzia delle Entrate e forniti ai tecnici incaricati della configurazione dell’apparato terminatore VPN presso l’Ente o Nodo.
Sarà cura e responsabilità dell’Ente o Nodo individuare, utilizzare e configurare apparati terminatori VPN compatibili con gli analoghi apparati attestati in Agenzia, previo invio, tramite apposito modulo, delle informazioni inerenti l’apparato che si intende usare. Oltre ai nominativi dei referenti tecnici responsabili delle attività di configurazione e test, su tale modulo dovranno essere elencate le caratteristiche dell’apparato (marca, modello, release del firmware e/o versione del sistema operativo), oltre ai parametri di configurazione supportati e all’IP pubblico esposto dall’apparato. In base a tali informazioni, saranno successivamente concordati eventuali ottimizzazioni della configurazione, e potranno iniziare i test di connettività IPsec (negoziazione delle Security Association, instaurazione del canale cifrato, verifica della reciproca raggiungibilità TCP/IP).
Una volta completati con successo i test di connettività IPsec tra gli apparati terminatori VPN, l’Agenzia considererà “validata” la relativa configurazione, che rimarrà congelata sugli apparati dell’Agenzia. Si richiede che, lato Ente o Nodo, si usi analoga accortezza per minimizzare eventuali problemi durante la fase di produzione. Si richiede inoltre che eventuali modifiche alla configurazione dell’apparato terminatore VPN presso l’Ente o Nodo vengano comunicate all’Agenzia, per poter innescare ulteriori fasi di test ed una nuova procedura di validazione del collegamento.
Infine, per le Pubbliche Amministrazioni o Enti con esposizione su entrambe le dorsali pubbliche (SPC Infranet e Internet), ferme restando le indicazioni vigenti sull’utilizzo di SPC per le connessioni tra Pubbliche Amministrazioni, si sottolinea la necessità dell’utilizzo di piani di indirizzamento pubblici congruenti con i piani assegnati su SPC Infranet.
Infatti, proprio perché l’infrastruttura consente l’utilizzo di entrambe le dorsali (Internet e SPC Infranet), occorre che, qualora si impieghi la dorsale Internet, si usino esclusivamente IP esterni al range SPC assegnato all’Ente stesso, onde evitare il routing asimmetrico (le risposte a pacchetti arrivati da Internet verrebbero inoltrate su SPC Infranet, con conseguente malfunzionamento dello scambio dati).
Attivazione del nodo
L’attivazione del nodo è subordinata alla verifica tecnico-funzionale ed alla conseguente certificazione rilasciata dal SID relativa al corretto funzionamento del colloquio tra i sistemi.
In particolare dopo aver completato le prove di instaurazione della connessione VPN ed i test di raggiungibilità IP, si procederà ai test relativi alla funzionalità del canale FTP, con prove di scambio dati tra il client presso l’Agenzia ed il server FTP presso l’Ente o Nodo. In questa fase si verificheranno le corrette configurazioni di eventuali apparati di sicurezza (sonde IPS e firewall) che dovranno permettere il relativo traffico, e le eventuali funzionalità di NAT loro delegate. Il nodo verrà considerato attivato quando il client FTP dell’Agenzia sarà in grado di raggiungere il server FTP dell’Ente o Nodo, sarà autenticato ed autorizzato ad accedere alla directory dedicata all’Agenzia, potrà inoltrare i comandi necessari allo scambio dati e si potrà verificare il trasferimento corretto e completo di file anche di grandi dimensioni. Al termine di queste prove, effettuate con esito positivo, l’Agenzia delle Entrate validerà l’intera infrastruttura relativa al particolare Ente o Nodo.
Comunicazione dati tecnici per l’Attivazione del nodo
I dati tecnici necessari per l’instaurazione del collegamento del nodo, quali i piani di indirizzamento pubblici e privati utilizzati da server e client FTP, i parametri di configurazione del canale IPsec, i riferimenti dei tecnici responsabili delle attività di configurazione e test, saranno scambiati tramite moduli inviati per email.
I dati di configurazione maggiormente sensibili (la PSK e le credenziali d’accesso al server FTP) saranno scambiati tra l’Ente e i referenti tecnici del SID in fase di predisposizione del collegamento, utilizzando una modalità sicura (busta sigillata e/o “de visu”). In tale fase saranno definite, altresì, le variabili previste negli standard di nomenclatura dei file da scambiare relative al Codice trasmissivo dall’Ente Esterno e al Codice flusso trasmissivo.
Per la condivisione dei parametri di configurazione è necessario scarica il: