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Occupazione di suolo pubblico per la raccolta di firme: nessuna imposta di bollo per le attività politiche previste dalla legge (comunicato stampa)
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Comunicato stampa del 20 luglio 2018
Occupazione di suolo pubblico per la raccolta di firme: nessuna imposta di bollo per le attività politiche previste dalla legge
L’esenzione dall’imposta di bollo relativa agli atti e ai documenti per l’esercizio dei diritti elettorali si applica anche per le richieste di occupazione del suolo pubblico relativamente alla raccolta di firme a sostegno di referendum, iniziative legislative popolari, petizioni ed istanze. È quanto chiarisce la risoluzione n. 56/E dell’Agenzia delle Entrate emanata a seguito della richiesta di chiarimenti presentata dal Ministro per i Rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta, Riccardo Fraccaro.
Quando il bollo non è dovuto - Le richieste di occupazione del suolo pubblico e le relative autorizzazioni rilasciate dai Comuni per la raccolta di firme sono esentate dal pagamento dell’imposta di bollo:
- nel caso di petizioni alle Camere, al Parlamento europeo, ai consigli regionali e delle province autonome e ai consigli degli enti locali;
- quando servono a promuovere proposte di leggi di iniziativa popolare alle Camere, alla Commissione europea, ai consigli regionali e delle province autonome e ai consigli degli enti locali;
- quando si promuovono iniziative politiche per richiedere i referendum previsti dalla Costituzione, dalle leggi e dagli Statuti delle regioni e delle province autonome, nonché dagli Statuti degli enti locali;
- se sono finalizzate all’esercizio dei diritti di voto nell’ambito di una consultazione elettorale per la quale sia stata già fissata la data delle elezioni e l’attività propagandistica o informativa venga svolta durante il periodo elettorale.
L’esenzione dall’imposta di bollo si applica altresì per le richieste di occupazione del suolo pubblico – per lo svolgimento di attività propagandistiche, divulgative o di proselitismo – presentate e rilasciate anche prima dell’inizio del periodo elettorale, purché le medesime attività vengano svolte durante tale periodo. In tutti gli altri casi, si applica invece l’imposta di bollo da 16 euro, così come previsto dalla legge.
Roma, 20 luglio 2018