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Relazione di attività
Se si guarda all’andamento economico a livello mondiale non si può che
constatare che tutta la prima parte del 2003 è stata caratterizzata da una
sostanziale stagnazione dell’attività economica. Nonostante ciò, sul fronte
occupazione si sono registrati dei segnali significativamente positivi, che
hanno indotto un’ulteriore riduzione del tasso di disoccupazione. Il risultato
positivo è dovuto al protrarsi dello sviluppo, seppure contenuto, dell’industria
in senso stretto e alla dinamica positiva dei servizi, cui si sono associati la
contrazione dell’agricoltura e il marcato rallentamento del ritmo di crescita
delle costruzioni.
Le prospettive dell’economia italiana hanno risentito, oltre che delle dinamiche
interne, anche del contesto internazionale. A tal proposito, occorre
sottolineare che la ripresa dell’economia mondiale appare strettamente connessa
all’andamento della congiuntura USA; infatti, né i Paesi dell’euro né il
Giappone sembrano, allo stato attuale, in grado di svolgere un ruolo di traino
per la crescita globale.
Spostando più specificamente la nostra attenzione sull’Italia, il 2003 non è
stato un anno di elevata crescita per il nostro Paese, che ha risentito della
difficile congiuntura economica internazionale.
Nella seconda parte dell’anno, l’economia italiana e quella europea sembrano
aver invertito la rotta, grazie anche all’effetto traino dell’economia USA in
fase di consolidata crescita. Infatti, nel corso del 2003 il PIL ha segnato un
incremento dello 0,3% che, secondo quanto comunicato dall’ISTAT, sottolinea come
l’Italia registri una seppure lieve crescita. Crescita comunque superiore a
quella media di Eurolandia.
I conti dell’economia di alcuni dei principali paesi dell’Euro evidenziano un
andamento sostanzialmente piatto del PIL (Germania -0,1%, Francia +0,2%).
A tale riguardo, nell’area dell’euro, la Germania, dopo aver registrato negli
ultimi tre anni il più basso tasso di crescita dell’intera Unione Monetaria, non
mostra segni di una ripresa significativa. La domanda è debole a causa della
forte disoccupazione, dell’elevata pressione fiscale, degli alti tassi di
interesse reali e delle misure di consolidamento fiscale necessarie per
rispettare i parametri fissati a livello europeo.
Solo la domanda estera potrebbe consentire una vera ripresa tedesca, le cui
difficoltà si riflettono sull’intera Unione, riducendone le prospettive di
crescita.
Il dato rappresenta la conferma delle previsioni che collocavano proprio
nell’ultima parte dell’anno il probabile avvio di una ripresa, seppure
contenuta, dell’economia; nonostante ciò, i maggiori istituti di previsione
confermano che il 2003 si è chiuso con una modesta crescita.
L’accelerazione dell’economia, attesa per il corrente anno, sarà trainata dalla
componente di domanda interna, e controbilanciata da un’ulteriore erosione delle
quote di mercato delle esportazioni italiane.
Tale previsione sconta una ripresa internazionale sufficientemente robusta,
guidata dagli USA e dall’Asia, ma che vede l’area dell’Euro relativamente meno
dinamica.
All’interno di questo contesto macroeconomico un po’ ombroso, soprattutto nella
prima parte del 2003, acquistano risalto ancora maggiore i risultati che
l’Agenzia ha contribuito a conseguire, con particolare riguardo alle entrate
tributarie.
Alle maggiori entrate hanno contribuito (e verosimilmente continueranno a
protrarre i loro effetti anche nella prima parte del 2004, secondo le
disposizioni adottate dal Parlamento) gli incassi derivanti dalle sanatorie in
materia tributaria previste dalla Legge 289/2002 e successive modificazioni.
Il successo di tale operazione va completamente ascritto all’Agenzia, le cui
strutture hanno dimostrato una notevole flessibilità ed una capacità di
adattamento degne del massimo apprezzamento, consentendo che l’operazione
condono si risolvesse in un vero e proprio successo. Anche alla luce dei
considerevoli incassi che ha determinato.
Accanto a questo positivo risultato, va collocato con la medesima soddisfazione,
un dato che dimostra la bontà dell’azione che l’Agenzia svolge sul fronte dei
“Servizi ai cittadini”, elemento questo che si complementa con la “Prevenzione e
contrasto all’evasione” al fine della massimizzazione della tax-compliance: nel
2003 il Mod. 730 ha superato il Mod. Unico come numero di dichiarazioni
presentate, e i servizi telematici registrano un sempre maggiore consenso presso
il cliente/contribuente.
In tale contesto, l’Agenzia ha gestito, sia a livello centrale che periferico,
processi primari, in termini di assistenza e comunicazione ai contribuenti,
trattamento dei dati, riscossione, accertamento e contenzioso, e processi di
supporto in termini di organizzazione e comunicazione interna, gestione ed
amministrazione del personale, sviluppo ed ottimizzazione delle risorse umane,
acquisti e logistica, contabilità, pianificazione e controllo di gestione.
Il perseguimento di tali risultati, nel rispetto degli obiettivi di
flessibilità, produttività, orientamento ai risultati e ai bisogni del
contribuente, è stato possibile e continuerà ad esserlo attraverso l’attenta
pianificazione, la gestione e il controllo di tutte le risorse disponibili,
umane, strumentali, finanziarie e tecnologiche.
II. ANALISI DELLE PERFORMANCE GESTIONALI SECONDO IL MODELLO BALANCED SCORECARD ED OBIETTIVI DI CONVENZIONE
Nel corso del 2003 l’attività dell’Agenzia ha ottenuto elevati livelli di
performance nel raggiungimento degli obiettivi istituzionali definiti per le tre
aree strategiche: gestione tributi e servizi al cittadino, prevenzione e
contrasto all’evasione e servizi infrastrutturali.
A partire dal 2003 il monitoraggio dell’andamento delle attività dell’Agenzia è
avvenuto anche attraverso l’utilizzo di modelli di controllo di tipo direzionale
alternativi a quelli tradizionali, in grado di rappresentare in modo più
completo la capacità dell’Agenzia di perseguire obiettivi strategici di azione
che siano in linea con la propria missione istituzionale.
In questa logica, pertanto, il monitoraggio degli obiettivi è stato realizzato
anche sulla base di un approccio consolidato all’interno dei sistemi di
Performance Management, definito Balanced Scorecard (BSC).
L’obiettivo dichiarato della BSC è proprio quello di tradurre la
missione-visione e la strategia in una serie di misure che possano essere
collegate a tutti i livelli della struttura e rappresentare in modo integrato,
quindi, le principali dimensioni di generazione di valore da parte
dell’organizzazione, analizzando per ciascuna di esse set di azioni ed
indicatori, che siano in grado di misurare il livello di attuazione degli
obiettivi istituzionali.
Il monitoraggio delle performance avviene sotto quattro diverse prospettive
generatrici di valore:
- la prospettiva economica-finanziaria che verifica la capacità dell’Agenzia di raggiungere i risultati prefissati aventi riverberi economici;
- la prospettiva del cliente che prevede le seguenti direttrici di analisi fondamentali: performance in termini di valore creato per il cittadino/ contribuente, livello di customer satisfaction, posizione dell’organizzazione presso tutti i portatori di interesse potenziali, con particolare attenzione all’Organo finanziatore di Alta Vigilanza, rispetto al quale l’Agenzia è tenuta al rispetto degli obiettivi condivisi;
- la prospettiva dei processi interni, che considera l’efficacia nel soddisfare il cliente, l’efficienza nell’utilizzo delle risorse, l’organizzazione delle attività, la gestione dei flussi, i tempi di risposta;
- la prospettiva di apprendimento e crescita, in termini di capacità dell’organizzazione di attivare processi di sviluppo delle competenze e del know- how, fondamentali per la crescita interna.
In particolare, l’Agenzia ha eseguito una selezione di un pannello di obiettivi giudicati particolarmente significativi, fornendone una riclassificazione in chiave Balanced Scorecard ed andandone poi ad intercettare ex post il reale stato di conseguimento (cfr.: figura 1).
FIGURA 1: PESI DEI RISULTATI 2003 RAGGIUNTI DALL’AGENZIA DELLE ENTRATE IN
OTTICA BSC
In questa ottica, pertanto, l’Agenzia ha attribuito ex ante i pesi maggiori alle
prospettive “processi” e “qualità / cliente”, ritenute in questa fase
maggiormente rappresentative della propria volontà di orientarsi verso un
migliore e più efficiente servizio nei confronti della committenza e verso una
reale e concreta soddisfazione (diretta od indiretta) del contribuente.
Attualmente riveste particolare importanza la prospettiva dei processi interni,
giacché – essendo l’Agenzia una struttura giovane ed al contempo complessa –
l’organizzazione del lavoro, la definizione di procedure e processi, la
creazione di un clima interno favorevole rappresentano ancora stati intermedi di
un più generale disegno in corso di evoluzione, che richiede una maggiore
focalizzazione proprio in quest’ambito.
Tuttavia è ragionevole ipotizzare medio tempore una flessione dell’enfasi
attribuita allo stato attuale alla prospettiva dei processi interni a vantaggio
delle altre prospettive.
Peraltro non vanno trascurate già allo stato attuale le prospettive “crescita ed
apprendimento” ed “economica- finanziaria”.
La prima evidenzia le azioni ed i programmi di sviluppo dell’organizzazione, che
rivestono particolare importanza in un ente in crescita come l’Agenzia delle
Entrate, con particolare riferimento alle iniziative formative, dal momento che
le capacità, il talento e le conoscenze del personale rappresentano gli elementi
intangibili di un’organizzazione che consentono il raggiungimento di risultati
tangibili quali la soddisfazione del cliente e l’ottenimento degli obiettivi
economico/ finanziari prefissati.
La seconda, invece, testimonia comunque il crescente interesse che anche in un
ente pubblico possono e debbono rivestire questioni aventi impatti (diretti ed
indiretti) di natura economico / finanziaria, in termini di mix
quali/quantitativo delle fonti così come degli impieghi, in grado di coniugare
proficuamente istanze “produttive” con esigenze di più generale compatibilità di
sistema.
Sintesi del valore generato
In questa logica interpretativa e valutativa può senz’altro dirsi che nell’anno
appena trascorso l’Agenzia ha “creato valore”: posto convenzionalmente pari a
100 l’obiettivo atteso, infatti, il risultato raggiunto è stato di 116, a
testimonianza del fatto che le performance complessive possono ritenersi più che
soddisfacenti tanto in termini assoluti che relativi.
E’ importante integrare sempre l’analisi del dato quantitativo con il concetto
di “creazione del valore”, poiché si connota come produttivo esclusivamente il
processo che genera beni/servizi tali da soddisfare il cliente/cittadino secondo
criteri di economicità.
La valutazione positiva delle attività di un’organizzazione, infatti, discende
dalla reale capacità di saper coniugare almeno tre elementi tra loro integrati,
ossia la quantità delle prestazioni erogate, l’efficacia e l’efficienza nello
svolgimento delle attività e la qualità percepita dal cliente: non a caso il D.
Lgs. 286/1999 prevede che le pubbliche amministrazioni si dotino di strumenti
adeguati a verificare l’efficacia, l’efficienza e l’economicità dell’azione
gestionale al fine di ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi di
correzione, il rapporto tra costi e risultati.
Proprio in tale ottica l’Agenzia ha rilevato con estrema soddisfazione il
livello di efficacia ed efficienza raggiunto per il 2003 (v. figura 2)
nell’espletamento delle proprie funzioni.
FIGURA 2. INDICATORI DI EFFICACIA ED EFFICIENZA DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE PER IL 2003
Livello di efficacia raggiunto
L’indicatore di efficacia – che rappresenta la reale capacità dell’Agenzia di
pianificare la propria azione sia sul versante degli output attesi che delle
risorse interne assorbite per garantire determinati livelli produttivi - ha
raggiunto nel 2003 un livello di efficacia molto soddisfacente, nel ragionevole
rispetto dei target definiti ex ante.
Livello di efficienza raggiunto
L’indicatore di efficienza – che esprime il rapporto tra la produzione
effettuata (output) e le risorse impiegate per ottenerla (input) – consente di
valutare un ottimo livello di performance ottenuto nel complesso delle linee
produttive, permettendo altresì di coniugare sinteticamente informative di
produzione ed economiche, e di poter fare considerazioni sull’attività non più
legate esclusivamente allo standard di efficacia ma anche connesse alle risorse
impiegate per raggiungere tale livello.
Conclusioni
Le chiavi di lettura offerte (sia di natura tradizionale che non) consentono –
in estrema sintesi – di presentare le performance dell’Agenzia in termini
particolarmente lusinghieri, quale testimonianza del costante e permanente
sforzo in atto per pervenire ad un’offerta in grado di coniugare ed ottimizzare
sia parametri qualitativi che quantitativi nella direzione tracciata dal D. Lgs.
300/ 1999.
Per quanto riguarda più nello specifico il monitoraggio della Convenzione, i
dati di consuntivo riferiti al 31 Dicembre indicano che gli obiettivi fissati
dalla Convenzione stessa per il 2003 sono stati tutti sostanzialmente
conseguiti.
Nel 2003 l’Agenzia delle Entrate, nel dare completa attuazione agli obiettivi
previsti nella Convenzione annuale stipulata con il Dipartimento per le
Politiche Fiscali e per realizzare totalmente il processo di trasformazione
previsto dal D.Lgs 300/99, improntato alla netta separazione tra potere politico
e attività amministrativa ha sostanzialmente focalizzato la sua attività su un
profondo cambiamento gestionale che ha conferito efficacia ed efficienza
all’attività operativa della struttura Agenzia ma soprattutto ha creato solide
fondamenta nel sempre più stretto rapporto di collaborazione tra il Fisco e i
cittadini.
Al fine di monitorare e valutare l’andamento del rapporto tra l’amministrazione
finanziaria e i contribuenti l’Agenzia ha portato avanti un progetto di lavoro
in collaborazione con il DPF in materia di Osservatorio del Contribuente per
dare concreta attuazione all’attività dell’Osservatorio medesimo.
Il segno più tangibile del profondo processo di rinnovamento della relazione
utente-Agenzia è stato l’impegno di realizzare una propria Carta dei Servizi per
garantire ai cittadini l’erogazione di un servizio efficiente e soddisfacente,
impegno che si è concretizzato il 19 dicembre 2003 con l’approvazione della
prima carta dei servizi dell’Agenzia delle Entrate.
Nell’ottica di garantire massima adesione alla possibilità di definire le liti
fiscali pendenti e assicurare la corretta applicazione ed interpretazione delle
disposizioni introdotte dall’art.16 della finanziaria 2003, è stata prestata una
costante attività di assistenza volta a favorire l’espletamento dei servizi
rivolti al contribuente.
Particolare attenzione e cura sono state rivolte al settore dell’audit interno
che è stato direttamente coinvolto in un significativo processo di cambiamento.
L’Agenzia delle Entrate ha infatti adottato un modello di Internal auditing con
lo scopo di adeguare i sistemi di controllo interno alle più moderne tecniche di
revisione aziendale.
Sempre in questo ambito, in coerenza con l’audit aziendale, si è realizzata una
proficua attività di vigilanza nei confronti dei concessionari della riscossione
che ha visto la progressiva introduzione di modelli di comportamento e di
controllo finalizzati a realizzare una sostanziale innovazione nei metodi
adottati per la programmazione e l’esecuzione dei controlli.
III. GESTIONE DELLE
RISORSE PREMESSA
PREMESSA
La riforma Fiscale, gli esiti del Condono, i mutati scenari nella platea dei
contribuenti che si sono registrati
nel corso del 2003 hanno spinto l’Agenzia a profondere uno sforzo incrementale
nella capacità di
reagire in modo flessibile alle sollecitazioni provenienti dall’esterno.
In tal senso il 2003 è stato caratterizzato da attività di reingegnerizzazione
dei modelli di gestione delle
risorse, che hanno reso necessaria l’implementazione di nuove funzionalità agli
strumenti di pianificazione
e controllo direzionale dell’Agenzia, principalmente orientate a evidenziare con
maggiore chiarezza
la contribuzione della singola azione al valore complessivo di performance;
riorientare il reporting
dal mero rendiconto del risultato a strumento di orientamento dell’azione
manageriale; consentire
di simulare l’effetto delle scelte sui risultati attesi; prevedere una
valutazione bilanciata delle performance;
rappresentare gli specifici impatti per i diversi portatori di interesse
dell’Agenzia; esprimere in
modo efficace la relazione di causa ed effetto all’interno dei processi
gestionali.
L’Agenzia ha deciso di adottare la filosofia dei modelli di gestione Bilanciati
(o Balanced Scorecard)
che, fornendo strumenti informativi in grado di definire stretti legami tra la
strategia di medio termine
e i piani di attività di breve termine, garantiscono al management dell’Agenzia
la possibilità di misurare
la “generazione o distruzione” di valore aziendale secondo alcune prospettive
chiave, ed in coerenza
con le indicazioni strategiche provenienti dagli Organi di Alta Vigilanza e di
Governo.
Tra le prospettive di generazione di valore aziendale definite nel citato
modello di valutazione bilanciato,
grande rilevanza ha avuto nel 2003 quella orientata alla capacità di gestire i
processi di apprendimento
e crescita delle risorse umane interne all’Agenzia.
GESTIONE DELLE RISORSE UMANE
Nell’anno 2003 l’Agenzia si è avvalsa dell’operatività di 34.989 unità di
personale per le quali ha messo
in campo il massimo impegno per garantirne una gestione equilibrata e
consapevole ma soprattutto
una crescita professionale e qualificata di alto livello.
Con questo obiettivo sono proseguite le attività pianificate nell’ambito del
progetto Antares, sistema di
gestione delle risorse umane, ed è stata strategicamente strutturata l’attività
di formazione del personale,
sulla cui preparazione l’Agenzia fonda la sua vera ragion d’essere, una
formazione che sia finalizzata
ad un aggiornamento costante e qualificato delle risorse umane.
PROGETTO ANTARES
Il progetto Antares, che si affianca al sistema di valutazione dei dirigenti
denominato Sirio, si è sviluppato su due fronti:
- definizione delle famiglie professionali e dei ruoli
- definizione di un sistema di valutazione per le competenze
Nei primi mesi del 2003 sono stati analizzati i dati della sperimentazione dei
ruoli, realizzata presso la
Direzione Regionale delle Marche nel periodo novembre-dicembre 2002. Tale
analisi ha sostanzialmente confermato che l’architettura dei ruoli risponde alla realtà operativa
degli uffici. La stessa architettura
è stata quindi perfezionata e presentata alle organizzazioni sindacali
nazionali.
Sono inoltre proseguiti gli incontri di lavoro con le altre Agenzie e il
Dipartimento per le Politiche Fiscali,
già avviati nel 2002, per definire la pesatura dei ruoli secondo il metodo Hay.
La metodologia Hay è stata
opportunamente personalizzata alla realtà dell’Agenzia. Ad oggi la pesatura è in
via di validazione.
Sul fronte delle competenze è stato ultimato il manuale che racchiude il
dizionario delle competenze e
descrive il processo di valutazione.
Si è conclusa la fase di sperimentazione in Emilia Romagna allo scopo di
verificare la comprensibilità
del dizionario e testare gli indicatori comportamentali descritti nel manuale.
Gli incontri, avviati il 31
marzo presso la Direzione Regionale dell’Emilia Romagna, hanno coinvolto circa
300 persone di area B
e C e circa 20 dirigenti. Gli esiti della sperimentazione sono stati positivi ed
hanno confermato la struttura
di Antares.
Parallelamente a queste attività sono stati curati anche gli aspetti informatici
del progetto legati alla
fase di automazione di Antares. Infatti sono state definite con SO.GE.I. s.p.a.
le funzionalità delle procedure
che dovranno garantire:
- la rilevazione delle esperienze lavorative e la successiva attribuzione del ruolo (procedura ruoli);
- la rilevazione e la valutazione delle competenze (procedura competenze).
In particolare ci si è concentrati sulla procedura che consente la rilevazione delle esperienze lavorative e la successiva attribuzione del ruolo, operazioni propedeutiche all’avvio della rilevazione delle competenze.
La procedura ruoli è stata rilasciata da SO.GE.I. s.p.a. nel mese di novembre ed
è tuttora in fase
di collaudo presso la Direzione Regionale dell’Umbria.
La prima applicazione del sistema prevede l’avvio di un piano di formazione che
coinvolgerà, nel 2004,
circa 4.500 funzionari valutati e 250 dirigenti. Per realizzare l’iniziativa
l’Agenzia ha deciso di avvalersi
di formatori interni ed ha pertanto avviato una procedura di selezione. Tale
selezione ha consentito di
individuare 60 formatori delle Direzioni Regionali e tre nuovi formatori della
Direzione Centrale del
Personale. I formatori selezionati hanno partecipato ai primi due moduli del
percorso formativo iniziato
il 26 novembre che si è tenuto nelle sedi di Milano e Roma.
FORMAZIONE
Strategicamente strutturata e finalizzata ad un aggiornamento costante e
qualificato delle risorse
umane, l’attività di formazione è stata articolata sostanzialmente su due aree:
- l’area tecnico-professionale
- l’area manageriale.
La prima, svolta in larga misura con la modalità del training on the job, è
stata orientata all’approfondimento
delle conoscenze tecniche ed all’aggiornamento professionale di coloro che
svolgono attività
istituzionali in materia tributaria, soprattutto negli Uffici locali.
La seconda è stata orientata invece ad accrescere nei dirigenti e nei funzionari
ad alto potenziale le
conoscenze e le competenze necessarie alla realizzazione del modello Agenzia
secondo ruoli gestionali
diversificati e complessi.
Nel 2003 sono proseguite le attività formative, sia di area
tecnico-professionale che di area manageriale,
non solo con lo svolgimento dei corsi programmati, ma anche con il
perfezionamento della progettazione
delle attività da varare in autunno.
Nell’ultima parte dell’anno si sono svolte numerose attività didattiche,
imperniate sulle diverse aree
tematiche che hanno caratterizzato tutta l’azione formativa del 2003.
Parallelamente ha preso corpo la
rilevazione dei fabbisogni per il 2004, attività che ha visto attivi sia gli
Uffici Formazione delle Direzioni
Regionali che l’Ufficio Centrale di Formazione e Sviluppo manageriale. A tal
fine si è tenuto un incontro
di “allineamento” per l’utilizzazione di una strumentazione e di una metodologia
uniformi, per una
rilevazione ispirata alle logiche ed alla filosofia del sistema qualità.
Parte delle attività didattiche di area tecnico-tributaria si è svolta con
l’ausilio della Scuola Superiore
dell’Economia e delle Finanze, e parte con il contributo di risorse interne.
Le iniziative manageriali si sono svolte pressoché in toto con docenti interni,
trattandosi prevalentemente
di attività legate a processi interni di sviluppo delle risorse umane (Antares,
Sirio, sistema di Auditing).
I corsi di area tecnico-professionale destinati al personale delle Direzioni
Centrali si sono focalizzati
soprattutto sui temi della contabilità, della lettura del bilancio, del
passaggio dal reddito civilistico al
reddito fiscale. A tal proposito è stata svolta una significativa azione di
riprogettazione dei corsi che,
tradizionalmente, la Scuola Superiore dell’Economia e delle Finanze erogava al
nostro personale. I contenuti
sono stati riveduti e “pesati” in modo più equilibrato, si è fatto ampio uso
delle esercitazioni e
dello studio di esempi e casi pratici. I docenti sono stati per lo più interni
all’Agenzia, oltre a esperti
segnalati dalla Scuola.
Nell’ambito dell’area di formazione manageriale si sono svolti numerosi corsi
riguardanti alcuni tra i
più significativi progetti di sviluppo del personale, sia dirigenziale che non.
Sono andati in aula, infatti, i formatori selezionati per l’avvio dell’attività
di sensibilizzazione che, nel
2004, sarà svolta su Antares, il sistema che ingloba il modello delle competenze
del personale, l’ordinamento
professionale ad esso legato, nonché l’iter di valutazione delle prestazioni.
Si è proceduto poi a svolgere i corsi sul sistema Sirio (valutazione
dell’attività dei dirigenti) per i dirigenti
di nuova nomina. Molte attività sono state svolte sui temi di auditing, su
impulso della Direzione
Centrale Audit e Sicurezza che ha varato un piano di formazione molto ampio e
profondo, data la peculiarità
e la “novità” di questi temi.
Si è poi dato avvio alle iniziative volte alla rete dei referenti della
comunicazione interna, che proseguiranno
massicciamente nel 2004. Anche i partecipanti alle procedure concorsuali hanno
seguito un percorso
formativo ad hoc, legato ai temi specifici connessi ai ruoli che andranno a
coprire (informatici,
funzionari delle Direzioni centrali, auditors).
Per quanto concerne gli indicatori relativi al numero dei partecipanti ad
iniziative inerenti sia l’integrazione
delle professionalità che le aree tematiche di importanza strategica sono stati
centrati tutti gli
obiettivi quantitativi indicati nella Convenzione.
Il consuntivo infatti indica che i partecipanti a tali iniziative formative,
organizzate autonomamente
dalle Direzioni Regionali, sono stati per la prima quasi 13.000 , contro una
previsione di formare
7000 persone, e per la seconda più di 28.000, verso un risultato programmato di
10.000 unità. Il
numero di persone interessate dalla formazione sulle tematiche di importanza
strategica è risultato
superiore a quanto programmato perché si è reso necessario diffondere le novità
in materia di
condono.
Anche relativamente al terzo indicatore presente in Convenzione, sul numero di
dirigenti e funzionari
ad alto potenziale da coinvolgere in iniziative manageriali, i risultati sono
stati raggiunti: hanno partecipato
alle iniziative 1.070 persone.
A fronte delle varie iniziative formative il monte ore complessivamente erogato
risulta di 812.498 ore.
COMUNICAZIONE INTERNA
Il potenziamento dell’attività di comunicazione interna ha continuato a svolgere
un ruolo di importanza
strategica nel processo di cambiamento dell’Agenzia realizzando l’obiettivo di
consolidare le
posizioni raggiunte nella diffusione dei nuovi valori che caratterizzano
l’Agenzia ed ampliare i servizi
informativi di supporto all’operatività degli uffici.
Attività nel dettaglio
Con l’obiettivo di sviluppare l'Intranet dell'Agenzia e completare la rete
Intranet regionale e le bacheche
informative degli uffici locali, in linea con il piano di comunicazione interna
e la pianificazione
delle attività previste nel progetto P6T300 Evoluzione dei sistemi di
comunicazione interna, nel corso del
2003 è stato garantito il quotidiano aggiornamento del sito intranet, sono stati
introdotti miglioramenti
nell'organizzazione dei documenti e delle informazioni, in sintonia con il
modello delle famiglie
professionali, e sono stati attivati nuovi servizi interattivi (mailing list).
Ad oggi tutte le Direzioni Regionali dispongono di uno spazio web sul sito
intranet ed è in corso un
ulteriore adeguamento dei siti regionali agli standard grafici del sito intranet
nazionale.
È stato ultimato il modello standard di sito intranet per gli uffici locali,
gestito con modalità tecniche
centralizzate. Il sistema consente agli uffici di curare in modo semplice ed
autonomo propri spazi nell’architettura
intranet dell'Agenzia.
Implementazione dei contenuti del periodico comunicazione interna Agenzia
Entrate
Il periodico è stato prodotto, stampato e distribuito in linea con i tempi e le
modalità previste nel piano
di comunicazione interna. Alla fine del mese di dicembre è stato distribuito il
5° numero del 2003.
Nel corso del 2003 la rivista di comunicazione interna è stata oggetto di una
profonda revisione dell'organizzazione
editoriale, con servizi dedicati alla sperimentazione del progetto Antares, alle
nuove
politiche del personale, all'introduzione delle nuove tecnologie ed alle
iniziative di miglioramento dei
servizi a livello regionale e locale. Nell'ambito delle attività editoriali,
inoltre, l'Ufficio Comunicazione
Interna ha curato da ottobre a dicembre la distribuzione e promozione del
“Manuale di scrittura amministrativa”,
prodotto a settembre, presso tutti gli uffici.
Potenziamento della rete dei referenti della comunicazione interna
Nel corso del 2003, nell'ottica di un coinvolgimento sempre più ampio del
livello regionale e degli uffici
locali nello sviluppo della comunicazione interna, la rete dei referenti è stata
attivata in iniziative
soprattutto a livello regionale.
Nel mese di ottobre i referenti hanno operato concretamente sul territorio per
la rilevazione del clima
interno: avvalendosi del coordinamento dall'Ufficio Comunicazione Interna, hanno
distribuito il questionario
al campione rappresentativo dei dipendenti dell'Agenzia e hanno curato la
raccolta dei dati
attraverso l'intranet.
Nel mese di novembre e dicembre, i referenti della comunicazione interna delle
regioni dell'Italia
Centrale hanno partecipato alle prime due edizioni sperimentali di un corso di
formazione specifico sui
temi della comunicazione interna. L'intervento, progettato nei mesi di settembre
ed ottobre del 2003,
d'intesa con l'Ufficio Formazione e Sviluppo Manageriale e la Scuola Superiore
dell'Economia e delle
Finanze (SSEF), ha avuto per oggetto le tecniche, le metodologie e gli strumenti
per la messa a punto
dei piani locali di comunicazione interna, in coerenza con i principi e le linee
guida indicati nel piano
di azione nazionale. Tutti i 608 referenti saranno formati nel corso dei primi
sei mesi del 2004.
DIFFUSIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE ISPIRATO ALLE NORME ISO 9000
Con l’obiettivo prioritario, in campo organizzativo, di dare impulso al
monitoraggio dell’organizzazione e
del funzionamento degli uffici al fine di garantire un alto livello di tax compliance è proseguita alacremente
la richiesta di ottenere la certificazione ISO 9000 , un atto formale che
attesta la capacità di fornire prodotti
e /o servizi garantiti ed affidabili, rilasciato da enti esterni indipendenti, a
seguito di apposite verifiche.
L’Agenzia si era proposta per l’anno 2003 di avviare le attività relative al
monitoraggio del funzionamento
degli uffici locali ed ha raggiunto l’obiettivo con successo mettendo in atto
determinate azioni gestionali.
È stato completato il passaggio dalle norme ISO 1994 a quelle 2000 (c.d. Vision
2000), nuove norme
che rafforzano la valenza del sistema come strumento di gestione organizzativa
dell’ufficio.
Tutti gli uffici ad oggi certificati hanno adottato la nuova norma.
Per consolidare i risultati ottenuti e diffondere ulteriormente i principi del
sistema, nei primi mesi dell’anno
in ognuna delle regioni coinvolte è stato erogato un corso di formazione
teorico-pratico, rivolto
a tutto il personale che a livello regionale e locale è coinvolto
nell’applicazione del sistema. Obiettivo
dei corsi è stato quello di sensibilizzare i direttori degli uffici sui principi
della norma ISO 9000 e di
uniformare i comportamenti degli operatori nelle attività di conduzione degli
audit, di classificazione
delle anomalie, di redazione dei piani di qualità, ecc.
Sempre per rispondere ad esigenze di uniformità, è stata emessa la nuova
versione delle “Linee guida
per l’estensione del sistema di gestione per la qualità negli uffici locali”,
che descrive le fasi previste per
l’introduzione del sistema e le relative attività.
Sono state anche avviate sinergie tra le strutture centrali dell’Agenzia, le cui
attività presentano alcuni
aspetti comuni con quella del sistema qualità (mappatura dei processi,
esecuzione di audit di conformità).
È stata così redatta la prima bozza di una “mappa” unitaria dei processi
dell’Agenzia, destinata
ad essere implementata nel 2004, ed è stata prevista la partecipazione di
rappresentanti dell’audit centrale
e regionale ai corsi per auditor di sistema qualità.
In linea con il risultato atteso, sono state infine coinvolte le tre nuove
regioni previste (Friuli Venezia
Giulia, Campania e Umbria) e sono stati certificati per l’area servizi 45 nuovi
uffici.
Come previsto in Convenzione, nel 2003 è stata completata l’introduzione del
sistema nell’area controllo
dei due uffici pilota di Genova 2 e Torino 1, già certificati per l’area
servizi. L’area controllo dei
due uffici è stata certificata ad aprile. L’estensione del SGQ all’area
controllo ha segnato un grosso passo
in avanti per lo sviluppo del progetto. La sperimentazione presso gli uffici
pilota è stata la prima occasione
di evidenziare ed affrontare questioni tecniche e gestionali con un approccio
sistemico, coinvolgendo
cioè l’intero ufficio locale.
Rispondendo in pieno ai risultati attesi e come conseguenza dell’estensione del
sistema all’intero ufficio, a
febbraio è stata redatta la prima edizione della documentazione integrata di
sistema, che è stata resa disponibile
sulla Intranet dell’Agenzia. Ad ottobre è stata pubblicata la seconda edizione,
opportunamente rivista,
che recepisce gli spunti di miglioramento offerti dalle strutture regionali e
locali, le modifiche e le integrazioni
derivanti dalle variazioni della normativa fiscale e le osservazioni dell’ente
di certificazione.
I documenti di sistema che descrivono i processi operativi dell’area controllo
enfatizzano gli aspetti
gestionali (input / output / fasi / attività / responsabilità), mentre sono
volutamente generali dal punto di
vista squisitamente tecnico, in quanto demandano alla normativa e alle
istruzioni operative fornite
dalle Direzioni competenti la trattazione di dettaglio di questi aspetti.
IV. I RISULTATI OPERATIVI DELLA GESTIONE
4 LA LIQUIDAZIONE DELLE DICHIARAZIONI
Per quanto riguarda la liquidazione automatizzata delle dichiarazioni (artt. 36
bis DPR n. 600/73 e 54
bis DPR n. 633/72), con l’invio di n. 854.042 comunicazioni relative alle
dichiarazioni presentate nel
2001 è stato completato il programma relativo a tale annualità.
Per le dichiarazioni validamente presentate nel 2002, cioè quelle diverse dai
modelli 730 e per le quali
è possibile l’invio della comunicazione, le comunicazioni inviate sono state
16.287.020, pari al 90,02%
delle dichiarazioni pervenute, e cioè 18.092.557, ma superiore al dato atteso di
14.400.0000 previsto in
Convenzione.
Il numero delle comunicazioni di irregolarità è stato di 3.464.812 comprensivo
del numero dei preavvisi
di irregolarità inviati agli intermediari, mentre non comprende le eventuali
comunicazioni inviate
al contribuente relative a dichiarazioni già oggetto di preavviso trasmesso
all’intermediario.
Potenziamento attività di liquidazione delle dichiarazioni.
È stato conseguito l’obiettivo di inviare entro il 30 giugno il 50% delle
comunicazioni. Infatti al 30 giugno
tale percentuale è risultata pari a 50,22%.
In generale, il potenziamento dell’attività di liquidazione ha richiesto
interventi sia sulla operatività di
questa Agenzia, sia sulla efficienza e tempestività del servizio reso da SO.GE.I.
s.p.a..
Infatti, sono stati preventivamente definiti i criteri di liquidazione, i testi
delle comunicazioni e dei preavvisi,
dei relativi grafici allegati, delle correttive consentite ai servizi di
assistenza perché la SO.GE.I. s.p.a.
potesse predisporre, secondo un calendario di avanzamento lavori puntualmente
monitorato, i software
necessari:
- al controllo automatizzato delle dichiarazioni;
- all’invio dei preavvisi di irregolarità;
- all’invio delle comunicazioni;
- alla correzione delle comunicazioni da parte degli uffici.
Al riguardo è stata fornita assistenza a SO.GE.I. s.p.a. per la tempestiva risoluzione di tutte le problematiche riscontrate nel corso dell’attività di liquidazione.
4 I RIMBORSI
Attraverso la progettazione e il ridisegno, anche mediante l’uso della
tecnologia web, dei sistemi informativi
e delle procedure informatiche relativi alle modalità di erogazione dei
rimborsi, nel corso del
2003 l’Agenzia si è adoperata per migliorare e razionalizzare le procedure per
l’erogazione dei rimborsi
ai contribuenti.
In particolare l’Agenzia si è impegnata:
- a realizzare la procedura di trattamento del modello VR 2003 per la richiesta di rimborso IVA da parte dei contribuenti. Tale procedura è stata adeguata anche ai soggetti non residenti identificatisi direttamente in Italia. È stata emanata la circolare n. 61/E del 2003;
- ad aggiornare la procedura relativa alla lavorazione dei rimborsi IVA infrannuali;
- ad integrare le procedure di predisposizione degli ordinativi di pagamento dei rimborsi IVA a soggetti non residenti per adeguarle alle nuove disposizioni normative, mediante la dotazione al Centro operativo di Pescara ed all’Ufficio di Roma VI di supporti magnetici;
- a realizzare la funzione di monitoraggio dei flussi delle richieste e dei pagamenti dei rimborsi IVA e II. DD.;
- a completare l’aggiornamento delle funzioni di interrogazione dei rimborsi erogati ed ancora da erogare per tutte le tipologie d’imposta, con l’indicazione della modalità e dello stato del pagamento;
- a realizzare le procedure di trattamento dei rimborsi II. DD. (Irpef ed Ilor) per l’anno d’imposta 1997 al fine di consentirne il pagamento in via automatizzata in base alle direttive emanate;
- a predisporre le procedure di trattamento dei rimborsi II. DD. relative ad Unico persone fisiche, anno d’imposta 1998, per la erogazione degli stessi in via automatizzata o tramite preventivo caricamento sulla Linea 7;
- ad inserire ulteriori controlli informatici per evitare possibili duplicazioni di pagamento (si tratta di rimborsi già erogati utilizzando codici diversi o disposti su conto fiscale);
- a modificare le procedure di predisposizione dei mandati di pagamento, al fine
di consentire la
gestione separata da parte della Banca d’Italia dei vaglia da inviare con
assicurata o con raccomandata
a seconda che siano superiori od inferiori a 10 milioni delle vecchie lire.
In sostanza sono stati erogati rimborsi e compensazioni per un totale di euro 32.032.118.089 a fronte di uno stanziamento di euro 32.446.588.020 utilizzando quindi il 99% delle risorse finanziarie a disposizione.
Nella tabella che segue sono distinti gli importi relativi ai vari tipi di rimborso:
Rimborsi II.II. e tributi minori erogati | 59.047 |
Rimborsi erogati II.DD. | 1.694.938 |
Rimborsi erogati IVA | 91.869 |
Rimborsi in conto fiscale | 61.652 |
Importo dei rimborsi erogati II.DD | 2.421.761.923 |
Importo dei rimborsi erogati IVA | 548.609.172 |
Importo dei rimborsi erogati II.II | 305.699.527 |
Importo dei rimborsi in conto fiscale | 6.306.780.146 |
Importo dei rimborsi CC.GG | 185.599.036 |
In dettaglio sono stati erogati 143.391 rimborsi manuali e 42.732 rimborsi IVA a non residenti.
PIANO DI SMALTIMENTO ARRETRATO RIMBORSI
In ordine allo smaltimento dell’arretrato sono stati predisposti n. 16
ordinativi collettivi di pagamento
riguardanti i rimborsi II. DD., Irpef, Ilor e CSSN per il pagamento mediante
accredito in c/c, vaglia
cambiario della Banca d’Italia o in contanti alle Poste e n. 6 ordinativi
collettivi di pagamento relativi
alla Tassa di concessione governativa per l’iscrizione nel registro delle
imprese.
Tali liste sono state create utilizzando il prodotto IBM On Demand, che consente
la visualizzazione
degli elenchi resi disponibili su supporto CD Rom, inviato poi all’Ufficio
Centrale di Bilancio della
Ragioneria dello Stato a corredo dei predetti ordinativi.
Per gli anni dal 1991 al 1996 sono state inviate circa 40.000 lettere ai
contribuenti per la scelta della
modalità di pagamento.
Inoltre è stata fornita particolare assistenza al Centro Operativo di Pescara,
producendo una serie di
elenchi relativi al carico di lavorazione dei rimborsi delle varie tipologie di
imposta caricati sulla linea
7 ed altri prospetti relativi ai rimborsi IVA dei soggetti non residenti.
Nel corso del 2003 sono state attivate le funzioni di acquisizione e trattamento
dei rimborsi IVA cosiddetti
"anomali" (ossia richiesti dai contribuenti mediante istanza all'ufficio).
Costituzione di una banca dati unica e centralizzata dei rimborsi II.DD.
Per quanto riguarda la banca dati unica e centralizzata, sono stati caricati
sulla Linea 7 varie tipologie
di rimborso:
- Rimborsi Irpef Ilor e CSSN non riscossi alle Poste (320.000);
- Rimborsi Irpef Ilor per i quali non è stato possibile effettuare l'Accreditamento su Conto corrente;
- Vaglia estinti per mancato recapito.
- Rimborsi Irpef anni di imposta 1997 e 1998;
- Rimborsi da sgravio e contenzioso (Linea 2);
- Rimborsi II.DD già richiesti in conto fiscale;
- Rimborsi IRPEG ed ILOR giacenti sulle basi locali dei Centri di Servizio.
ASSISTENZA AL CONTRIBUENTE
L’attività di informazione e di assistenza ai contribuenti è stata puntuale ed
efficiente ed ha soddisfatto
le attese dei cittadini/contribuenti, nonostante sia stato necessario mettere in
campo molte risorse
per favorire il maggior supporto e la più qualificata assistenza a tutti i
contribuenti interessati al concordato
preventivo e all’integrazione e alla definizione automatica per gli anni
pregressi di cui alla L.
27/12/2002 n. 289.
Il servizio di assistenza è stato quindi particolarmente curato al fine di
garantire e soddisfare le esigenze
di carattere informativo ed operativo riguardanti tutte le tipologie di
sanatoria previste dalla legge
finanziaria 2003.
È stata incentivata e realizzata in tutti gli Uffici Locali l’apertura di
postazioni speciali per fornire informazioni
di carattere generale sulle opportunità offerte provvedendo, altresì, su
richiesta dei contribuenti,
alla trasmissione telematica dei modelli di dichiarazione integrativa. Si è
provveduto all’apertura
negli uffici di appositi sportelli dedicati agli operatori professionali
(professionisti, associazioni di
categoria, CAF).
È stata garantita la massima collaborazione con gli ordini professionali, le
associazioni di categoria ed
i concessionari mediante la partecipazione di personale qualificato ad incontri,
convegni, tavole rotonde
e la costituzione di gruppi di lavoro sul condono in grado di fornire risposte
ai quesiti posti dall’utenza
qualificata. Particolare attenzione è stata inoltre rivolta ai soggetti
individuali e societari di consistenti
dimensioni, rispondendo ai quesiti anche per e-mail, fax e telefono.
L’informazione e l’aggiornamento dei funzionari impegnati nelle varie attività
collegate alle sanatorie
fiscali, sono stati perseguiti attraverso vari seminari informativi,
privilegiando gli aspetti collegati all’attività
di assistenza al contribuente.
Al fine di assicurare la corretta interpretazione ed applicazione delle
disposizioni recate dalla legge 27
dicembre 2002, n. 289 in materia di condono fiscale, nonché l’espletamento dei
servizi da erogare a
favore dei contribuenti, l’Agenzia delle Entrate ha assicurato una costante e
puntuale attività di assistenza
giuridica per tutto l’anno 2003, in quanto l’art. 1 del decreto legge 24 giugno
2003, n. 143 e l’art.
34 del decreto legge 30 settembre 2003, n. 269 hanno disposto la proroga dei
termini in materia di definizioni
agevolate, prima al 16 ottobre 2003, successivamente al 16 marzo 2004, ed ancora
al
16/04/2004 (legge n. 47 del 27/02/2004).
I competenti Uffici dell’Agenzia hanno fornito i pareri richiesti dai
contribuenti istanti con la massima
tempestività, nel rispetto dei principi di buona fede e di affidamento stabiliti
dallo Statuto dei diritti del
contribuente (Legge n. 212 del 2000).
Per il raggiungimento del suddetto scopo si è provveduto:
- all’esame e alla predisposizione di pareri riguardanti le problematiche e le fattispecie di maggiore complessità rappresentate dalle Direzioni Regionali, dalle associazioni di categoria e dagli organi di stampa specializzati;
- all’emanazione di n. 14 circolari e n. 8 risoluzioni interpretative degli istituti introdotti dall’articolo 6 e seguenti della legge n. 289 del 2002;
- all’emanazione di direttive operative rivolte alle Direzioni Regionali;
- all’indirizzo, coordinamento e monitoraggio dell’attività di informazione ed assistenza svolta dalle Direzioni Regionali con riferimento a problematiche e fattispecie non trattate in atti e prassi emanati in precedenza dalla Direzione Centrale Normativa e Contenzioso;
- all’informazione ed assistenza al contribuente, anche con l’ausilio di applicazioni informatiche appositamente realizzate, per l’espletamento degli adempimenti richiesti dalla legge finanziaria 2003 in materia di adesione agli istituti concordatari.
tività descritta è stata svolta dalle strutture dell’Agenzia delle Entrate (Uffici Centrali, Direzioni Regionali, Uffici locali e Centri di Assistenza Telefonica) in base alle rispettive competenze istituzionali di ciascuna di esse. Le strutture periferiche, in maniera selettiva, hanno inoltre spedito a casa dei contribuenti specifiche comunicazioni individuali per informarli delle possibilità offerte dalle disposizioni agevolative. Si fa presente, altresì, che a tale fine presso la Direzione Centrale Normativa e Contenzioso e presso le Direzioni Regionali e Provinciali sono stati costituiti appositi gruppi di lavoro per fornire adeguata assistenza ai contribuenti attraverso la riposta ai quesiti formulati; - alla pubblicazione delle interpretazioni rese nella banca dati “Documentazione economica e tributaria” e nelle sezioni del sito internet ed intranet dell’Agenzia delle Entrate specificamente dedicate al “Condono 2003”;
- ai rapporti con i mass-media.
BANCA DATI SIS.I.F.O.
Nell’ambito dell’assistenza al contribuente, la banca dati SIS.I.F.O. (SIStema
di Informazioni di Fisco
Online), consente di rendere disponibile on line la materia tributaria, con
particolare riguardo alla casistica
consolidata relativa all’applicazione “concreta” di soluzioni di particolare
interesse e di attualità
per i contribuenti. Lo sviluppo continuo di questa banca avviene sostanzialmente
attraverso un procedimento
di “parcellizzazione” della materia tributaria finalizzato alla creazione di
c.d. “casi”, che costituiscono
l’unità minima di informazione veicolata dal servizio.
Tramite l’opportuna organizzazione dei casi, sono state costituite le singole
“basi della conoscenza” tributaria
(Knowledge Base), cioè gli argomenti tributari trattati sulla base
dell’interpretazione ufficiale
dell’Agenzia delle Entrate. La realizzazione, la validazione e l’aggiornamento
delle singole K.B. è a cura
delle Direzioni Regionali, dei Centri di Assistenza Telefonica e di alcuni
Uffici locali, mentre il controllo
del processo e il coordinamento nazionale sono a cura delle strutture centrali.
Nell’anno 2003 le basi della conoscenza (Knowledge Base) sono state assegnate a
37 uffici (Direzioni
Regionali e call center) e sono stati, altresì, formati 190 dipendenti che
compongono il “gruppo redazionale
periferico”.
Sempre in tale periodo, l’attivazione sperimentale della procedura presso le
Direzioni Regionali ed i call
center è avvenuta mediante la personalizzazione, cioè l’assegnazione ad una
struttura responsabile, di
78 K.B., mediante la definizione e l’attivazione di 160 profili di sicurezza e
la manutenzione ed evoluzione
delle basi.
In particolare sono state costituite, aggiornate e pubblicate nel circuito della
comunicazione interna -
Intranet - n. 15 K.B. di seguito elencate:
- Agevolazioni Investimenti Aree Svantaggiate
- Agevolazioni Fiscali per i Disabili
- Assistenza Fiscale alle Nuove Imprese
- Collaborazioni Coordinate e Continuative
- Conciliazione Giudiziale
- Condoni 2003
- Fisco on line
- Interessi passivi sui mutui
- Onlus
- Processo Tributario
- Ristrutturazioni edilizie
- Spese Mediche
- Studi di Settore e Parametri
- Successioni e Donazioni
- Tassazione degli atti immobiliare
SERVIZI TELEMATICI
Il trend di crescita dell’utilizzo dei servizi telematici emerge nettamente
dall’analisi dei dati relativi
all’utilizzo di tali servizi
CONSUNTIVO AL 31/12/2003 | ||
Numero dichiarazioni UNICO P.F. trasmesse per via telematica dal contribuente o tramite ufficio | 909.910 | (+42%)* |
Numero dichiarazioni UNICO P.F. trasmesse per via telematica dal contribuente | 142.829 | (+9%)* |
Numero dichiarazioni UNICO P.F. trasmesse per via telematica tramite ufficio | 767.081 | (+51%)* |
Numero dichiarazioni UNICO P.F. trasmesse per via telematica da banche e poste | 3.430.604 | (-33%)* |
Numero di documenti (escluse dichiarazioni) trasmessi per via telematica (1) | 4.285.104 |
|
Numero dei contribuenti che usufruiscono del servizio di consultazione del cassetto fiscale per l’accesso ai dati fiscali. | 307.534 | |
Numero di adempimenti online (registrazione e pagamento delle relative imposte) riguardanti contratti di locazione e atti immobiliari (2) | 1.929.829 |
* Le percentuali in parentesi si riferiscono allo scostamento rispetto al 2002,
per dati confrontabili.
(1) Versamenti F24, Formalità IVA, Comunicazioni otto per mille, Denunce INAIL,
Atti notarili, Pagamenti per atti notarili, Pagamenti per contratti
di locazione (annualità successive).
(2) Atti notarili, Pagamenti per atti notarili, Pagamenti per contratti di
locazione (annualità successive).
La presentazione di Unico PF via Internet (da casa o tramite gli uffici
dell’Agenzia) è risultata in forte
ascesa, con un incremento del 42% , per un totale di 909.910 trasmissioni
rispetto al dato atteso di
600.000. Di queste 767.081 sono state trasmesse tramite gli uffici mentre
142.829 sono state trasmesse
direttamente dai contribuenti.
Parallelamente è continuato il sensibile calo delle dichiarazioni pervenute
attraverso il canale postale o
bancario per il quale si è registrata un’inversione del - 33% rispetto alle
trasmissioni del 2002 per un
totale di 3.430.604 atti.
Complessivamente il numero di documenti trasmessi per via telematica è andato
sensibilmente oltre le
aspettative per un totale di 4.285.104 atti contro un dato atteso di 2.900.000
Molto apprezzato da parte degli utenti è stato il nuovo servizio del cassetto
fiscale che ha superato la
previsione dei 300mila contatti.
Fortemente significativo l’exploit in materia di adempimenti on-line per quanto
riguarda l’area registro, infatti, il risultato atteso di 250 mila atti immobiliari registrati
telematicamente è stato di gran lunga superato, per un totale di 802.912 atti, in quanto, nel corso del 2003, è
stato esteso a tutti i distretti notarili l’obbligo di adempiere telematicamente le formalità di
registrazione (trascrizione, iscrizione e voltura per gli atti di compravendita di immobili).
Per incentivare l’uso della registrazione on line dei contratti di locazione (n.
101.210 con un incremento rispetto al 2002 del 160%) e del relativo pagamento delle imposte, è stato
potenziato il software fornito gratuitamente dall’Agenzia prevedendo la possibilità di eseguire via web il
pagamento delle imposte di registro per le proroghe, cessioni e risoluzioni di tali contratti. Il
prodotto offerto, inoltre, è stato adeguato alle disposizioni normative emanate nel corso dell’anno relative agli
accordi territoriali in materia di locazioni, recependo gli schemi contrattuali concordati tra
rappresentanti dei proprietari immobiliari e degli inquilini.
Complessivamente comunque tutti gli adempimenti on–line dell’area registro hanno dato luogo ad un totale di 1.929.829 trasmissioni a fronte di un risultato atteso di 580.000
transazioni testimoniando quindi la positività dello strumento.
ASSISTENZA TELEFONICA
Nel 2003 la missione dell’Agenzia di elevare sempre più la soglia della qualità
nella relazione utente-
Agenzia ha puntato molto sulla qualità dell’assistenza telefonica , servizio in
costante aumento particolarmente
gradito agli utenti-contribuenti così come emerge dai dati della tabella che
segue che illustra
i numeri relativi all’assistenza sia tramite i centri di assistenza telefonica
che tramite il front office
degli uffici locali
Numero contribuenti serviti dai centri di assistenza telefonica attraverso i diversi canali di contatto | 1.432.674 |
Numero di risposte a telefonate pervenute | 1.419.784 |
Numero delle posizioni fiscali proposte dagli intermediari per i preavvisi telematici. | 98.055 |
Numero di risposte fornite via web mail | 12.643 |
Numero di risposte fornite via fax server | 247 |
Numero di call back e richiamate | 217.287 |
Percentuale di telefonate alle quali e’ stata fornita risposta entro tre minuti | 60,35% |
Numero di correttive effettuate dagli operatori dei call center | 176.253 |
Numero di correttive effettuate dagli uffici locali | 2.322.701 |
Numero dei contribuenti che usufruiscono del servizio di prenotazione telefonica di appuntamenti con i funzionari presso gli uffici locali. | 66.822 |
Numero dei contribuenti che usufruiscono del servizio di consultazione del cassetto fiscale per l’accesso ai dati fiscali. | 307.534 |
L’obiettivo relativo alla “percentuale di telefonate alle quali è stata fornita
risposta entro i tre minuti”
è stato raggiunto con un risultato pari al 60,35% a fronte di un risultato
atteso pari al 50%.
Nel corso del 2003 sono stati serviti dai CAT, attraverso i vari canali di
contatto, 1.432.674 contribuenti,
di cui 1.419.784 con risposte telefoniche, 12.643 con risposte attraverso il
canale web-e-mail e 247
con risposte tramite fax server.
Da questa analisi emerge che anche i canali alternativi al telefono vengono
molto utilizzati dai contribuenti.
Infatti è stata data risposta a 12.643 e-mail (si ricorda che la valorizzazione
di una e-mail vale 5 telefonate
per cui si ha un prodotto equivalente di 55.730 telefonate) e, in modo
sperimentale, è stata avviata
la funzionalità del call-back e del fax server come canale di contatto. Con il
servizio di “call back”, tramite
il sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, si può prenotare una richiamata
presso il CAT ad un orario
e giorno prestabilito. L’utente interessato compila un form sul sito con i
propri dati identificativi,
scegliendo l’ora ed il giorno della richiamata da parte del CAT. Invece con la
funzionalità “fax server”,
gli utenti interessati compilano la loro richiesta di assistenza inviando il fax
ad un numero unico nazionale;
la risposta è data dai CAT sempre via fax.
Si sottolinea che il servizio di assistenza telefonica è particolarmente gradito
ed utilizzato dai contribuenti
non solo per l’acquisizione di informazioni, ma anche per l’ottenimento di
servizi.
A tal proposito sono rilevanti le attività poste in essere dai CAT, sulle
riliquidazioni delle comunicazioni
di irregolarità (il numero delle correttive effettuate dagli operatori dei CAT,
nel corso del 2003,
ammonta a 176.253).
Infine per ciò che riguarda l’assistenza presso gli uffici locali è rilevante il
numero degli utenti (66.822)
che sono stati serviti agli sportelli utilizzando la prenotazione di
appuntamenti.
Al fine di potenziare l’assistenza telefonica attraverso l’attivazione del
centro di assistenza telefonica di
Bari e per meglio coordinare le attività delle diverse strutture interessate
alla realizzazione del predetto
Centro di Assistenza Telefonica sono state indette, nei mesi da ottobre a
dicembre 2003, specifiche
riunioni operative pianificando tutte le attività da porre in essere per
l’apertura del centro entro la fine
del mese di dicembre 2003.
In particolare si è provveduto alla:
- individuazione della sede ed al suo allestimento;
- acquisizione dell’hardware e del software;
- individuazione della società per la selezione comportamentale;
- selezione degli addetti ed alla loro formazione;
- installazione hardware/sofware/cablaggi.
Le persone risultate idonee alle selezioni sono state complessivamente 65, oltre
il personale già in servizio
presso la struttura del mini call center di Bari. La formazione del predetto
personale è stata effettuata
secondo la metodologia già sperimentata dei tre moduli: giuridico tributario,
tecnico per l’utilizzo
degli apparati tecnologici e relazionale-comportamentale.
Nonostante siano state poste in essere tutte le azioni programmate, l’apertura
del Centro di Assistenza
Telefonica di Bari, prevista per il 30 dicembre 2003, è stata rimandata per
cause non dipendenti
dall’Agenzia delle Entrate. Infatti, l’Agenzia del Demanio, Direzione Centrale –
Area Operativa, con
nota dell’8 gennaio 2004, prot.n. 2004/86/AOP, ha previsto la conclusione delle
procedure di acquisizione
dell’immobile, destinato ad accogliere la sede del CAT, al patrimonio dello
Stato ed il successivo
affidamento in concessione all’Agenzia delle Entrate entro la fine del primo
trimestre del 2004.
Sempre nel campo del miglioramento e potenziamento dell’Assistenza Telefonica è
stato attivato il
mini call center bilingue di Aosta, dotato di 4 postazioni con la possibilità
per gli utenti della Valle
d’Aosta di poter scegliere tramite IVR, di conversare in italiano o in francese.
Per quanto riguarda l’evoluzione del call center in contact center, centri di
risposta multicanale, sono
stati implementati tutti i siti con il nuovo prodotto informatico di Service
Center, che permette l’accesso
al CAT con i diversi canali di contatto. A tal fine sono state espletate le
attività inerenti l’acquisizione
delle licenze d’uso, l’installazione del software e l’aggiornamento sul sito
dell’Agenzia.
Per quanto riguarda il canale privilegiato per gli intermediari che accedono ai
CAT attraverso il sistema
telefonico automatico (utenza 848.800.333), si è provveduto ad implementarlo con
le informazioni per
il condono.
L’assistenza per gli intermediari ha riscontrato un notevole incremento: le
posizioni fiscali proposte dagli
intermediari per i preavvisi telematici sono state 98.055. Si ricorda che, per
la gestione di tali preavvisi telematici,
è stato riservato agli intermediari un accesso privilegiato ai nostri CAT che,
con una specifica
opzione, permette agli stessi di usare il servizio telefonico con operatore
senza attesa in coda. Gli intermediari
possono proporre fino ad un massimo di 5 posizioni fiscali inerenti i preavvisi
telematici per ogni
telefonata.
Per quanto riguarda il servizio di prenotazione telefonico e telematico degli
appuntamenti, lo stesso era
stato inizialmente previsto solo per gli uffici capoluoghi di provincia (n. 43
attivati nel corso del 2003),
ma visto il crescente gradimento dei contribuenti, esso è stato esteso, dal 2
dicembre 2003 (circ. n. 55
del 2/12/2003) a tutti gli uffici locali, comprese le sezioni staccate. Le
prenotazioni presso i CUP sono
state 66.822 con un incremento percentuale notevole rispetto al precedente anno.
CARTA DEI SERVIZI DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE
La Convenzione per l’esercizio 2003 ha previsto, nell’ambito dei servizi ai
cittadini, l’impegno
dell’Agenzia delle Entrate nella predisposizione di una propria Carta dei
Servizi.
Con provvedimento del Direttore dell’Agenzia, prot. n. 212608 del 19 dicembre
2003, è stata approvata
la prima edizione della Carta dei Servizi dell’Agenzia delle Entrate.
Con essa l’Agenzia presenta i propri servizi e le modalità di accesso ad essi,
si impegna a migliorarne gli
standard di qualità eliminando le inefficienze sulla base delle aspettative
degli utenti ed introduce il
dovere di valutazione della qualità del servizio attraverso varie modalità di
verifica (questionari, interviste
telefoniche, focus group, ecc.).
La Carta dei Servizi è costituita da due parti:
- la prima (Parte generale), unica a livello nazionale, verrà adottata dal 2004 in tutte le strutture dell’Agenzia; in essa saranno indicati la strategia di relazione con gli utenti, gli obiettivi generali, gli impegni, la definizione degli standard, i diritti dei contribuenti, la politica dei servizi progettati e le procedure di segnalazione dei reclami. La parte generale viene aggiornata annualmente;
- la seconda (Parte specifica), per gli Uffici locali e, in via sperimentale, dal 2004 per alcune Regioni, contiene l’elenco dei servizi offerti e la relativa tempistica di realizzazione che, tenendo conto degli standard fissati a livello nazionale, consente il costante miglioramento del servizio offerto. Questa seconda parte viene aggiornata annualmente per eventuali significative variazioni nelle condizioni di erogazione dei servizi.
Nel 2004 l’Agenzia delle Entrate ha scelto di promuovere e di pubblicare la
Carta dei Servizi (Parte specifica)
solo presso le Direzioni Regionali della Liguria, Marche e Toscana e
successivamente di estenderla
all’intero territorio nazionale.
Gli Uffici locali delle altre Regioni dovranno attuare la Carta dei Servizi
(Parte generale), in modo da avviare il monitoraggio dei livelli di servizio
previsti, innestando, ove necessarie, le azioni di miglioramento. La pubblicazione della Carta dei Servizi (Parte specifica) sarà
progressivamente estesa alle
Regioni in cui gli Uffici avranno verificato la stabilità degli indicatori e dei
valori soglia.
La Carta dei Servizi, è, come già detto, rivista periodicamente ed aggiornata in
funzione dei risultati raggiunti
e degli obiettivi strategici dell’Agenzia, definendo, attraverso apposite
istruzioni, i criteri, le
modalità di calcolo e di rilevazione degli indicatori associati agli standard
per consentirne il relativo
monitoraggio.
CUSTOMER SATISFACTION
Nello scorso mese di luglio 2003 è stata svolta la prima indagine nazionale di
customer satisfaction sui
servizi offerti dagli uffici locali dell’Agenzia per conoscere il livello di
soddisfazione dei contribuenti ed
aumentare il livello di gradimento dei contribuenti in relazione ai servizi
offerti.
Il monitoraggio ha riguardato 128 uffici (costituenti il campione estratto dai
383 Uffici locali).
La rilevazione ha riguardato tutte le strutture (69) che hanno raggiunto la
certificazione di qualità.
Inoltre, per avere un quadro di riferimento più dettagliato, è stata data a
ciascun Direttore Regionale la
possibilità di estendere la rilevazione a tutti gli uffici di propria competenza
(ulteriori 92). I questionari
provenienti dagli uffici campione, raccolti ed elaborati, sono stati 14.994,
mentre i questionari provenienti
da tutti gli uffici sono stati 21.708.
Gli aspetti rilevanti per l’indagine relativi alla qualità dei servizi erogati
dai front-office degli uffici locali,
sono stati:
- aspetti tangibili: facilità di accesso, orari di apertura, pulizia e confort;
- aspetti funzionali: rapidità, chiarezza ed esaustività dei servizi;
- aspetti relazionali: cortesia, competenza, professionalità.
Si propone il grafico che illustra la percentuale di soddisfazione espressa per ciascun indicatore.
Tutti gli uffici locali in Italia - Indici di soddisfazione per indicatore
Si precisa che sono già state definite alcune azioni che mirano ad aumentare il
livello di soddisfazione
relativamente ai seguenti aspetti:
- Tempo di attesa per la fruizione dei servizi;
- Informazione sui servizi;
- Possibilità di esprimere reclami e suggerimenti.
- pubblicizzazione, potenziamento ed estensione dei servizi di Assistenza ed Informazioni erogati mediante i canali attualmente disponibili (Call Center, Contact Center, sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, etc.);
- possibilità di prenotare i servizi erogati dagli uffici, direttamente da casa, tramite uno specifico Centro di Prenotazione; su questa modalità di accesso al servizio sarà previsto uno specifico standard di qualità che sarà diffuso tramite la pubblicazione nella Carta dei Servizi;
- individuazione di modelli flessibili di organizzazione delle aree in cui vengono erogati i servizi (che prevedano, ad esempio, l’introduzione di sportelli veloci);
- creazione di sportelli di assistenza ed informazione presso altre strutture pubbliche (comuni, questura, …), previo accordo con le strutture stesse (a livello locale) e nel rispetto delle caratteristiche territoriali, così come già sperimentato in alcune regioni;
- l’applicazione su tutti gli uffici, di una procedura per consentire agli utenti di rivolgere suggerimenti e/o eventuali reclami utili al miglioramento dei servizi.
È stato inoltre avviato il monitoraggio, su tutti gli uffici, delle prestazioni
dei servizi, al fine di poter correlare
gli indicatori di qualità interni, che esprimono la qualità erogata, a quelli di
Customer
Satisfaction che esprimono la qualità percepita.
Obiettivi del monitoraggio sono:
- mettere a confronto le due dimensioni (qualità percepita e qualità erogata) per poter apportare miglioramenti percepibili da parte del cliente;
- stabilire specifici standard di qualità da pubblicare nell’ambito del Progetto Carta dei Servizi dell’Agenzia delle Entrate.
RILASCIO CODICI FISCALI PER CITTADINI EXTRACOMUNITARI
In un rapporto di stretta collaborazione con le Prefetture in tema di
regolarizzazione del lavoro irregolare,
sono stati attribuiti 492 mila codici fiscali a cittadini extracomunitari che
hanno usufruito delle
norme sulla regolarizzazione del lavoro irregolare.
Per completezza d’informazione si fa presente che il numero delle convocazioni
finora effettuate presso
gli Sportelli Polifunzionali per la regolarizzazione, è pari a circa 744 mila.
Risulta quindi che alcuni
cittadini extracomunitari risultavano già registrati in Anagrafe Tributaria, per
cui l’ufficio non ha attribuito
il codice fiscale al momento della convocazione allo sportello polifunzionale,
ed anche che non
tutte le convocazioni si sono concluse con la regolarizzazione del cittadino,
ovvero che lo stesso cittadino
può essere riconvocato. Va comunque tenuto conto che anche per questi casi, gli
uffici
dell’Agenzia hanno effettuato il lavoro d’istruttoria e di verifica, di stampa
del certificato di codice fiscale
ed eventuale consegna dello stesso in sede di convocazione, nonché di eventuali
aggiornamenti di
dati anagrafici o residenza in Anagrafe Tributaria.
- COMUNICAZIONE ESTERNA
Le attività svolte nell’anno 2003 sono state orientate all’incentivazione della comunicazione istituzionale sia attraverso la produzione di specifiche pubblicazioni che attraverso la realizzazione di campagne informative rivolte all’opinione pubblica.
Rapporti con gli organi di informazione
Per quanto riguarda i rapporti con i media gli oltre 300 comunicati stampa
diramati rappresentano soltanto
un aspetto tipicamente formale. Si è intensificata la produzione di articoli
“chiavi in mano” per
numerosi media e l’assistenza per le apparizioni radio-tv, divenute più
frequenti e specializzate, senza
aver trascurato le occasioni di divulgazione fiscale attraverso vettori
generalisti. Si è concentrata soprattutto
la diffusione delle iniziative dell’Agenzia delle Entrate a favore dei disabili
(Anno europeo del
Disabile) e del mondo della scuola.
Particolare rilievo assume poi l’attività svolta in collaborazione con:
- le strutture locali dell’Amministrazione, coordinando la comunicazione delle DR, per presentare i nuovi servizi e i prodotti dell’Agenzia in concomitanza con le iniziative a carattere locale “Fisco tra la Gente” e “Fisco in classe”;
- gli uffici centrali, organizzando conferenze stampa di presentazione di servizi e prodotti dell’Agenzia a livello nazionale e convegni specifici (Riforma del fisco).
In particolare i rapporti con gli organi d’informazione si sono concretizzati, nel periodo di riferimento, nelle seguenti attività:
- redazione e invio di 332 Comunicati stampa via e-mail e via fax ai media specializzati e generalisti (agenzie, quotidiani, periodici, notiziari radio-tv-Internet, programmi) ed inserimento degli stessi nella banca dati di Documentazione Tributaria;
- distribuzione alla mailing list stampa di settore di Circolari e Risoluzioni (e allegati);
- redazione e distribuzione di 356 Rassegne stampa (quotidiani);
- redazione e distribuzione di 84 rassegne radio-tv (servizio terminato il 25.3.2003);
- redazione e distribuzione di 123 rassegne agenzie di stampa (servizio terminato il 12.6.2003);
- organizzazione, gestione e produzione (contenuti e grafica) di materiali informativi (cartelline stampa) per 12 Conferenze stampa (a livello centrale e/o regionale;
- produzione materiale informativo e gestione dei rapporti con la stampa per la Convention 2003;
- assistenza e produzione materiali informativi per 2 Incontri con Delegazioni Estere;
- assistenza e produzione materiali documentali per 2 Teleconferenze (Sole 24 ore e Italia Oggi);
- promozione e assistenza per articoli e interviste a dirigenti dell’Amministrazione apparse su carta stampata e notiziari radio/tv;
- produzione di servizi giornalistici settimanali “chiavi in mano” per i quotidiani Metro e Italia Oggi;
- diffusione interna quotidiana dei lanci di agenzia stampa di interesse (Direttori dell’Amministrazione);
- diffusione interna quotidiana dei Comunicati Stampa del Mef (Direttori dell’Amministrazione).
Prodotti editoriali
Le attività gestionali nel 2003 hanno riguardato sia l’incremento delle
pubblicazioni editoriali da distribuire
ai contribuenti tramite Ufficio, sito Internet e mass media che la comunicazione
istituzionale e lo
sviluppo dell’immagine pubblica dell’Agenzia.
Per quanto riguarda, in particolare, l’attività istituzionale, l’ufficio ha
curato l’elaborazione e la pubblicazione
dei seguenti prodotti editoriali:
- Annuario del contribuente 2003 (400.000 copie)
- Guida fiscale per la casa (250.000 copie )
- Il modello 730: la dichiarazione dei redditi semplice e vantaggiosa (200.000 copie)
- Gli sconti del Fisco: le spese e gli oneri che ti fanno ridurre le imposte (200.000 copie)
- Il Fisco on-line: guida pratica ai servizi fiscali in rete (200.000 copie)
- Irpef: guida pratica al nuovo sistema di tassazione del reddito delle persone fisiche (200.000 copie)
- Guida alle agevolazioni per i disabili (200.000 copie)
- Bilancio d’esercizio-Relazione di attività e Convenzione 2002 (10.000 copie)
- Book 2003 dell’Agenzia delle Entrate sia in italiano che in inglese (5000 copie)
- Piano strategico-Atto di indirizzo e Convenzione 2003 (3000 copie)
- Agende 2004 personalizzate con il nome dell’Agenzia (20.000 copie).
La distribuzione di tutti i prodotti editoriali è stata realizzata tramite i
circa 400 uffici (uffici locali e Direzioni Regionali e Provinciali) dell’Agenzia e in occasione delle
manifestazioni pubbliche in cui l’Agenzia è stata presente (esempio, Fisco tra la gente, Forum della P.A., SMAU, eccetera). In particolare, nella distribuzione della Guida alle agevolazioni per i disabili considerata la specificità degli argomenti trattati è stata svolta un’attività di coinvolgimento delle principali associazioni nazionali dei disabili.
Tutti i prodotti editoriali cartacei sono stati messi in rete sul sito
istituzionale dell’Agenzia.
Ai fini di ottimizzare costi e risorse ed ampliare la platea dei
lettori-contribuenti, inoltre, è stata avviata
un’attività di collaborazione con case editrici (Metakom Comunicazione, Imi San
Paolo e Abi-Bancaria editrice, Centri di servizio di volontariato) per la stampa e
distribuzione gratuita dei prodotti
editoriali nell’ambito del settore creditizio e delle associazioni dei disabili.
Per quanto riguarda l’attività progettuale programmata nel piano degli
investimenti della Convenzione
stipulata dal Ministro dell'Economia e delle Finanze e l'Agenzia delle Entrate
per il 2003 “Progetto per
l’evoluzione dei sistemi e delle iniziative per il potenziamento delle relazioni
esterne codice P6T400”,
sono state realizzate le seguenti attività:
- Campagna informativa su trasporto pubblico
La campagna di promozione e pubblicità sugli strumenti telematici dell'Agenzia è stata attuata mediante l'affissione di cartelli e locandine nelle stazioni metro, alle fermate e su mezzi pubblici urbani nelle maggiori città italiane. - Distribuzione dell'annuario in treno.
È stato distribuito l’Annuario 2003 dell’Agenzia delle Entrate a tutti i passeggeri dei treni Eurostar e Intercity delle più importanti tratte. - Campagna informativa sui CUP
Al fine di sensibilizzare i contribuenti e le categorie economiche sui vantaggi rappresentati dai servizi dell’Agenzia nel dicembre 2003, in luogo della Carta dei servizi, è stata attuata una campagna informativa riguardante il servizio di prenotazione (via internet o per telefono) degli appuntamenti presso i nostri uffici.
La campagna informativa è stata attuata con la predisposizione, stampa e affissione di oltre 13.000 manifesti nelle principali stazioni ferroviarie e su 316 treni Intercity, Eurocity, Eurostar. - Pubblicazione del mensile MemoEntrate
Per venire incontro alle esigenze dei contribuenti che entrano in contatto con le strutture dell'Agenzia è stata realizzata una pubblicazione d'informazione fiscale e non solo.
Sono stati pubblicati, nell’anno di riferimento, 5 numeri per una tiratura totale di 2.802.000 copie.
Internet www.agenziaentrate.gov.it
Oltre alla manutenzione ordinaria del sito, che prevede l’aggiornamento giornaliero delle notizie e l’inserimento dei programmi, nel corso dell’anno 2003 si è proceduto a:
- Rivisitazione grafica e contenutistica delle sezioni:
- Home page
- Studi di settore
- Call center e numeri utili
- Manifestazioni
- Codici Fiscali
- Ottimizzazione della sezione “in punta di click”
- Inserimento del programma per il controllo dell’esattezza formale dei codici fiscali
- Realizzazione e distribuzione della news letter ENTRATE NEWS sulle novità del sito e sull’attività dell’Agenzia che viene inviata quindicinalmente a circa 150.000 utenti (costo complessivo circa Euro 48.000)
- Realizzazione di un nuovo mini sito in italiano e inglese denominato “VAT on E-services” per il commercio elettronico
- Realizzazione delle sezioni:
- Speciale Sanatorie
- Guida pratica alle scadenze
- Realizzazione di un nuovo sistema di georeferenziazione di tutti gli uffici dell’Agenzia (450 ca.)
- Ampliamento della sezione dedicata alle regioni con l’inserimento delle guide regionali e dei programmi di assistenza ai cittadini
- Definizione e organizzazione, ancora in corso, delle linee guida per l’ottimizzazione e l’uniformità dei siti regionali
- Realizzazione nuova pagina grafica dedicata alle Guide e inserimento del testo di circa 7 pubblicazioni editoriali realizzate dall’Agenzia
- Ideazione del sottosito “extranet” dedicato all’informazione di particolari categorie di utenti (con codice riservato)
- Adeguamento ai requisiti di accessibilità e usabilità fissati dal MIT per la concessione al sito dell’Agenzia del suffisso “.gov”
- Ottimizzazione della pagina F24 ICI e aggiornamento elenco dei comuni convenzionati
- Traduzione del sito in quattro lingue
- Collaborazione con Virgilio ed altri siti per aggiornamenti di carattere fiscale
- Ideazione di un nuovo sistema di mailing list
- Inizio della procedura di rilevazione statistica del sito.
Nel periodo di riferimento, si sono ricevute sulla Posta Elettronica del sito 2649 e-mail di cui 2150 hanno avuto risposta (80%). Lo scarto contiene anche il 15 % di mail con indirizzo sbagliato, spamming e quesiti non pertinenti l’attività dell’Agenzia.
Portale delle Imprese
L’Agenzia delle Entrate ha partecipato all’attività del Comitato di Redazione del Portale al servizio dell’impresa, composto anche dai rappresentanti di Unioncamere, Inail e Inps.
L’attività del Comitato, svoltasi dal novembre 2002 al giugno 2003, ha riguardato la progettazione delle sezioni informative del Portale che troveranno realizzazione nella successiva fase di evoluzione delle attività del Portale stesso.
Progetto Fisco e Scuola
L’attività relativa al progetto Fisco e Scuola si è sviluppata prima in una
serie di incontri con il Miur per
l’individuazione degli argomenti da inserire nel nuovo minisito destinato agli
studenti, che conterrà
anche la sezione riservata a Simuentrate, centro di simulazione dell’attività
dell’Agenzia delle Entrate
nell’ambito della Rete Italiana delle Imprese formative simulate.
Successivamente è stato realizzato il minisito, denominato “Entrate… in classe”
che è attualmente in
visione al Miur.
È stata inoltre presentata al Miur una bozza di Protocollo d’intesa per la
formalizzazione della collaborazione
tra Agenzia delle Entrate e Miur stesso.
Organizzazione delle Manifestazioni
L’Agenzia ha ultimato il programma delle manifestazioni per il 2003 gestite a
livello centrale la cui
organizzazione prevede l’intervento diretto dell’ufficio per quanto riguarda il
contatto con il comune o
l’ente fieristico, il sopralluogo, la realizzazione della struttura e della
grafica, il montaggio e lo smontaggio
della struttura, i collegamenti telematici, la pubblicità locale e a mezzo
stampa, l’organizzazione
della conferenza stampa e la distribuzione della modulistica e delle
pubblicazioni, l’assistenza tecnica
e organizzativa durante la manifestazione.
Nel 2003 è stata curata l’organizzazione delle seguenti manifestazioni:
- Euro P.A. (Rimini, marzo)
- Forum P.A (Roma, maggio)
- Fiera internazionale d’Autunno (Bolzano, settembre)
- Compa (Bologna, settembre)
- Salone Nautico (Genova, settembre)
- Smau (Milano, ottobre)
- Assemblea Nazionale Anci (Firenze, ottobre)
- Convegno nazionale Anusca (Merano, dicembre)
- Incontri Fiscali (Salò, settembre). Nel corso della manifestazione sono stati organizzati tre convegni aventi per tema la nuova IRES e la Finanziaria 2004.
- Rapporto Annuale dell’Agenzia delle Entrate (Roma, 16 luglio)
- Fisco tra la Gente nelle città di Prato, Torino, Bergamo, Trento, Genova, Catanzaro, Roma, Potenza e Campobasso (marzo-luglio).
- Civitas (Padova)
- Fiera Nazionale di Acqualagna (An)
- Fisco tra la Gente in Puglia (in camper) ad Andria, Mottola, Nardò e Sava
- Fiera del Mediterraneo (Palermo)
- Fiera del Tarì (Caserta)
- Fiera del Levante (Bari)
- Expo informatica (Tito Scalo)
- Fiera del Mediterraneo (Palermo)
- Job & orienta (Verona)
Allo scopo di diffondere fra i contribuenti la conoscenza dell’Agenzia delle Entrate, la cui immagine non è ancora pienamente affermata, in particolar modo fra il grande pubblico, si è ritenuto utile realizzare e distribuire in tutte le manifestazioni alcuni gadget (matite, cartoline, penne, buste) con la pubblicità dell’Agenzia.
Prodotti on line
È proseguita l’attività relativa alla pubblicazione del giornale telematico
FiscoOggi. Anche nel corso del
2003 sono state intraprese e realizzate varie iniziative per raggiungere un
sempre crescente numero di
lettori, dagli operatori del settore (commercialisti, consulenti) alle categorie
professionali, dagli studenti
e appassionati della materia tributaria al cittadino comune. I report degli
accessi a www.fiscooggi.it mostrano soddisfacenti risultati, segnalando una rilevante crescita degli
utenti della rivista: nei
giorni feriali vengono consultate quotidianamente più di 40/45mila pagine (la
punta massima è stata
raggiunta a gennaio, con un totale, sul mese, di oltre 1milione 200mila
contatti).
Per il raggiungimento dei risultati sono state intraprese diverse iniziative:
- è stata ampliata la rosa di collaboratori (sono oltre 200 le firme apparse sulla rivista, e, fra queste, oltre a funzionari e dirigenti dell’Agenzia, figurano anche affermati pubblicisti e professionisti)
- è sensibilmente aumentato il numero degli articoli pubblicati, raggiungendo – e talora superando – l’obiettivo programmato per il 2003: almeno quattro pezzi al giorno; da segnalare, tra gli altri, la serie di articoli sulla riforma del diritto societario, quelli sulla riforma tributaria, i documenti “scientifici” prodotti dall’Ufficio Studi dell’Agenzia, gli approfondimenti realizzati in collaborazione con la Scuola di polizia tributaria della Guardia di Finanza
- sono state raggiunte diverse intese con altre testate (stampa, radio e TV) e con case editrici, che hanno permesso di dar vita a importanti collaborazioni (articoli firmati dalla redazione di FiscoOggi su giornali e riviste del settore, partecipazioni a rubriche radiofoniche e televisive, co-produzione di libri e guide fiscali)
- una volta a settimana, rispettivamente il martedì e il venerdì, vengono pubblicate una versione francese e una inglese di FiscoOggi
- sono stati intensificati i rapporti con le strutture periferiche dell’Agenzia per raccogliere e diffondere attraverso la rivista notizie e informazioni relative alle attività e alle manifestazioni organizzate dalle Direzioni Regionali e dagli Uffici locali.
Inoltre, l’introduzione della rubrica di recensioni di libri ha consentito la
creazione di una vera e propria
biblioteca fiscale - oltre che virtuale - anche cartacea, a disposizione di
tutto il personale dell’Agenzia.
Nel 2003 sono state realizzate 252 edizioni di FiscoOggi in lingua italiana, 40
in inglese e 18 in francese.
Nella versione italiana sono stati pubblicati circa 1.200 articoli suddivisi tra
notizie, commenti,
approfondimenti, informazioni regionali, recensioni di libri, interviste, news
dall’estero, rassegne giurisprudenziali,
riepiloghi settimanali della prassi amministrativa, oltre alle segnalazioni
giornaliere
dalla Gazzetta Ufficiale, la rassegna stampa, l’informazione settimanale
dell’attività parlamentare in
materia fiscale, l’aggiornamento tempestivo dei documenti di giurisprudenza
europea.
L’Agenzia ha curato, fino al 15 settembre 2003 (scadenza del contratto annuale
stipulato con la Telesia
Sistemi Spa), una campagna d’informazione attraverso la messa in onda, sugli
oltre 150 monitor posizionati
nelle aree di sosta dei passeggeri (check-in, gate d’imbarco, aree ristorazione,
riconsegna bagagli)
dei principali aeroporti italiani, di una rubrica informativa di carattere
fiscale. Sono state diffuse
inserzioni con riferimento ai principali adempimenti tributari e alle scadenze
fiscali più importanti, a
notizie sui servizi telematici e i software messi a disposizione dall’Agenzia
delle Entrate, alle novità contenute
in risoluzioni e circolari, eccetera.
Altre attività
Nell’ambito dello svolgimento di altre attività di rilevanza esterna, l’Agenzia,
in sintesi, ha:
- collaborato all’organizzazione di incontri con delegazioni di Amministrazioni fiscali internazionali - Cina, Polonia, Francia, ecc, allo scopo di diffondere la conoscenza dell’Agenzia e delle sue attività e nello spirito della cooperazione internazionale;
- avviato la costituzione di un gruppo di lavoro composto da rappresentanti delle Direzioni Centrali e di alcune Direzioni Regionali e Uffici locali al fine di avere tempestiva conoscenza delle più importanti iniziative e attività svolte a livello locale e di darne adeguata evidenza tramite i principali organi di informazione e di stampa;
- partecipato all’incontro G15 svoltosi a Parigi dove sono stati tra l’altro
illustrati i principali servizi
offerti dall’Agenzia delle Entrate ai contribuenti.
Anche nel 2003, per evidenziare il ruolo della “contribuzione” erariale nella società civile e coinvolgere il personale dell’Agenzia nella “mission” della stessa, è stata decisa la realizzazione del Calendario 2004 dell’Agenzia delle Entrate. Per questa edizione sono stati selezionati i disegni più significativi, tra tutti quelli realizzati dai ragazzi italiani che hanno partecipato alle varie iniziative, promosse dalle Dre e dagli uffici locali in collaborazione con gli istituti scolastici, che hanno per obiettivo la diffusione della cultura “fiscale” tra gli studenti. L’attività ha comportato:- la raccolta di tutti i disegni e la selezione di quelli più significativi;
- la scelta del progetto grafico più idoneo a valorizzare l’opera dei ragazzi;
- la definizione del piano di distribuzione.
Il Calendario è stato presentato alla stampa il 15 dicembre 2003, presso la Galleria Nazionale di Arte Moderna. All’evento hanno partecipato, insieme ai genitori e agli insegnanti, tutti gli studenti autori dei disegni prescelti, ai quali è stato consegnato un gadget dell’Agenzia realizzato per l’occasione. I ragazzi nella stessa giornata, accompagnati da dirigenti dell’Agenzia e da alcuni insegnanti, hanno partecipato alla trasmissione televisiva “Uno mattina” per raccontare la loro esperienza durante i vari progetti di collaborazione tra l’amministrazione fiscale e la scuola.
AREA INTERPELLO E CONSULENZA GIURIDICA
INTERPELLO
Nel corso del 2003 l’attività di gestione dell’interpello ha avuto un trend
certamente soddisfacente
con 6.932 istanze presentate cui la Direzione Centrale Normativa e Contenzioso e
le Direzioni Regionali
hanno dato risposte competenti e tempestive.
L’interpello è stato esercitato in tutte le sue forme dall’interpello ordinario
a quello CFC, per il quale
sono state presentate 139 istanze.
L’Agenzia ha fornito risposta scritta a tutti gli interpelli in scadenza al 31
dicembre 2003 per i quali,
cioè, il termine di 120/180 giorni previsto per la risposta scadeva nell’anno
2003, evitando in tal modo
la formazione del silenzio assenso di cui all’art.4, comma 1, del regolamento di
attuazione.
Degli interpelli presentati 549 sono stati inoltrati alla D.C. Normativa e
Contenzioso, poiché riguardanti
casi di maggiore complessità o di incerta soluzione da adottare, ovvero norme di
recente approvazione
sulle quali non si era ancora formata un’interpretazione uniforme dell’Agenzia.
Nell’ambito di tale attività si segnala che 2.639 interpelli presentavano
profili di inammissibilità e che
è stata fornita consulenza all’82% di questo totale e cioè a 2.170 interpelli
inammissibili.
Al fine di garantire l’uniformità degli indirizzi interpretativi su scala
nazionale la D.C.N.e C. effettua il
monitoraggio costante dei pareri resi dalle Direzioni Regionali e Provinciali,
dello stato di lavorazione
delle stesse, degli argomenti che nella maggior parte dei casi sono oggetto di
interrogazione.
È stata garantita l’attività di prassi amministrativa con l’emanazione di 129
risoluzioni concernenti
problematiche giuridiche di rilevanza generale e portate a conoscenza dei
contribuenti mediante la
pubblicazione nella banca dati ”Documentazione Economica e Tributaria”
consultabile sul sito Internet
dell’Agenzia delle Entrate (www.agenziaentrate.gov.it) o del Ministero
dell’Economia e delle Finanze
(www.finanze.gov.it).
ATTIVITÀ DI CONSULENZA GIURIDICA
Nella consapevolezza dell’importanza che l’attività di consulenza giuridica
riveste ai fini della riduzione
del contenzioso con i contribuenti particolare attenzione è stata rivolta alla
tempestività degli interventi
rispetto ai mutamenti della normativa e pertanto sono stati puntualmente emanati
regolamenti
attuativi, note interpretative, comunicati stampa nonché 34 circolari e 38
risoluzioni.
L’Agenzia nel garantire lo svolgimento dell’attività di consulenza giuridica ha
risolto problematiche
interpretative che hanno garantito la necessaria operatività degli uffici
territoriali.
Attività internazionale
Per l’anno 2003 l’Agenzia è stata chiamata a partecipare alacremente ai lavori
della Comunità europea
e dunque ha fornito una costante attività di supporto agli Uffici alle dirette
dipendenze del Sig.
Ministro collaborando con questi, con gli Organi dell’Unione Europea e con l’OCSE.
In particolare, nel
corso del semestre di Presidenza Italiana della UE, dirigenti e funzionari
dell’Agenzia sono stati incaricati
di dirigere i lavori in materia di Iva e di assistere la Presidenza nella
materia delle Imposte Dirette
e nella preparazione dei dossier fiscali(Iva e Imposte Dirette). Al fine di
regolamentare il settore delle
doppie imposizioni sono state negoziate convenzioni con il Cile e l’Arabia
Saudita.
Inoltre l’Agenzia in stretta collaborazione con l’Ufficio di Gabinetto del
Signor Ministro e con il DPF ha
partecipato a numerose riunioni a Bruxelles presso il Consiglio dell’Unione europea per discutere di:
- Direttiva tassazione del Risparmio;
- Direttiva Agenzie di Viaggio;
- Direttiva Energia elettrica e gas;
- Direttiva diritto a deduzione e deduzione transfrontaliera;
- Gruppo Codice di Condotta;
- Gruppo ad alto livello Fiscalità diretta;
- Presso la Commissione dell’Unione europea per discutere di:
- Comitato IVA;
- Gruppo di riscrittura della VI direttiva;
- Luogo di tassazione dei servizi;
- Modifiche alla direttiva Madri e figlie ed alla direttiva fusioni e scissioni;
- Gruppo di lavoro STEWOG;
- gruppo ad alto livello fiscalità/dogane.
- Gruppo di lavoro sulle imposte al consumo (WP9);
- Gruppo di lavoro sul commercio elettronico (WP9 Subgroup);
- Forum sulla amministrazione fiscale (FTA);
- Forum sulle pratiche fiscali dannose (FHTP).
AREA PREVENZIONE E CONTRASTO ALL’EVASIONE
L’attività di controllo nel corso del 2003 è risultata contraddistinta dai
considerevoli riflessi in dipendenza
della L. 289/2002 e delle successive proroghe, nonché dalle attività sul
controllo dei crediti d’imposta
ritenute già dall’anno precedente di importanza strategica.
Queste attività hanno infatti condizionato fortemente il quadro operativo degli
Uffici.
L’applicazione delle disposizioni testé richiamate ha comunque rappresentato un
impegnativo banco
di prova per le strutture dell’Agenzia nel loro complesso, la cui risposta è
stata appropriata.
La complessità è scaturita sia dalla articolata previsione di diverse opzioni
esercitabili dal contribuente
che dalle differenti modalità di definizione disponibili, che hanno di fatto
reso più articolata la gestione
organizzativa ed operativa del complessivo impianto dell’operazione.
Non a caso al riguardo può segnalarsi che almeno nelle principali realtà
regionali si sia costituita una
apposita task-force per far fronte con efficacia ed efficienza organizzativa e
professionale alle varie
vicende connesse al “condono”, pur dovendosi il tutto innestare su piani di
attività non di rado già
diversamente pianificati in ossequio alle precedenti previsioni normative.
A ciò si deve poi aggiungere anche la presenza di progressivi differimenti
decisi in sede parlamentare
che hanno più volte in corso d’esercizio determinato modificazioni (od attese di
modificazioni) alle
scadenze per la presentazione delle istanze originariamente definite in sede
normativa.
Gli indirizzi operativi si sono, nel corso dell’anno, adeguati alle modifiche
legislative intervenute con la
conversione in legge dei provvedimenti collegati alla finanziaria: tali
rimodulazioni hanno ovviamente
influito sulla gestione e sulla operatività dell’Agenzia.
ATTIVITÀ DI VERIFICA E CONTRASTO ALL’EVASIONE
Strategie generali di controllo
In piena coerenza attuativa rispetto alle politiche ed alle strategie fissate in
Convenzione per l’anno
2003 tra il Ministro dell’Economia e delle Finanze e l’Agenzia delle Entrate gli
interventi sono stati principalmente
diretti ad assicurare:
- un incremento, rispetto al 2002, dei controlli formali di cui all’articolo 36-ter del D.P.R. n. 600 del 1973;
- un’adeguata attività di controllo sostanziale con riguardo a tutti i settori impositivi, modulata in ragione delle risorse destinate ai processi lavorativi per la gestione degli istituti definitori;
- un incremento sull’anno precedente delle attività di verifica nei confronti dei contribuenti di grandi e medio-grandi dimensioni;
- un’efficace attività di controllo nei confronti di contribuenti che hanno fruito di agevolazioni ed incentivi fiscali;
- una ferma azione di contrasto dei fenomeni collegati all’illecita detenzione dei capitali all’estero;
- il proseguimento dell’azione di contrasto all’economia sommersa;
- il controllo diffuso diretto alla verifica dei dati strutturali e contabili comunicati dai contribuenti ai fini dell’applicazione degli studi di settore;
- la piena funzionalità dei processi operativi correlati alle varie tipologie di definizione delle posizioni fiscali;
- una più efficace e sinergica attività di intelligence;
- adeguate e tempestive forme di adattamento e flessibilità organizzativa ed operativa a fronte di mutamenti del contesto esogeno di riferimento tali da determinare la ripianificazione degli obiettivi e delle priorità endogene sul versante organizzativo ed operativo.
ATTIVITÀ DI CONTROLLO FORMALE
L’obiettivo prefissato di potenziare l’attività di controllo formale è stato
ampiamente realizzato: nel
2003 sono stati effettuati 1.652.827 controlli pari al 36% in più rispetto al
numero di quelli perfezionati
nel corso del 2002 e inoltre valore superiore a quello preventivato di 1.300.000
controlli.
Questo obiettivo è stato raggiunto anche grazie alla tempestività con cui sono
state rese disponibili le
dichiarazioni segnalate in base ai criteri selettivi formulati nonché alle
procedure di supporto per i prescritti
controlli.
Le risorse impiegate in questa attività sono state pari a 1.256.215 ore/persona
rispetto ad 1.000.0000 di
ore/persona previste in convenzione: il maggiore assorbimento delle risorse
rilevato a consuntivo
rispetto a quanto programmato riflette il maggiore volume di produzione
registrato ex post.
Almeno in talune realtà la linea di lavorazione concernente i controlli
documentali ex art. 36 ter DPR
600/73 ha assunto nel corso dell’anno connotazioni di maggior specializzazione,
con la conseguente
necessità, soprattutto per gli uffici di maggiori dimensioni, di organizzare
appositi teams.
In questi casi il modulo organizzativo dell’area accertamento degli Uffici
Locali sta progressivamente
evolvendosi verso un assetto di tipo specialistico per linea di produzione: su
tale fenomeno hanno influito
anche la numerosità e complessità delle procedure informatiche che assistono le
singole lavorazioni.
ATTIVITÀ DI CONTROLLO SOSTANZIALE II.DD., IVA, IRAP
Nel ricordare che, contemporaneamente al perseguimento degli obiettivi
programmati nel settore dei
controlli sostanziali, l’Agenzia ha assicurato anche un’assistenza
personalizzata e qualificata finalizzata
all’esatta quantificazione delle somme dovute dai contribuenti che intendevano
avvalersi della
modalità di definizione di cui all’art. 15, legge 289/2002, per quanto riguarda
i controlli sostanziali
II.DD., IVA, IRAP l’Agenzia ha previsto l’avvio nel secondo semestre di uno
specifico programma di
“controlli sui crediti di imposta”, nei confronti dei contribuenti destinatari
di incentivi fiscali concessi
per l’incremento della base occupazionale ai sensi dell’art. 4 della legge n.
449/97 ed in particolare ai
contribuenti fruitori dei crediti d’imposta per gli investimenti nelle aree
svantaggiate di cui all’art.8
della legge 338/2000 e successive modificazioni.
A fine anno risultano effettuati 85.311 controlli che hanno dato luogo a 24.614
atti di recupero.
La riscontrata proficuità dei controlli svolti, considerata l’acclarata alta
percentuale di uso patologico
dello strumento da parte dei potenziali fruitori, ha consigliato e reso
opportuno in corso d’anno una
costante e massiva attività dell’Agenzia, in termini sia di recupero dei crediti
di cui fosse stato verificato
l’indebito utilizzo sia di generale deterrenza di comportamenti elusivi che,
attraverso l’illegittimo
utilizzo di crediti non spettanti, portassero ad omettere di fatto i versamenti
dovuti.
È opportuno sottolineare che l’alto grado di positività dei controlli effettuati
è indicativo della capacità
dimostrata dall’Agenzia di selezionare i soggetti da sottoporre a controllo.
Questa considerazione è egualmente riferibile a tutte le altre attività di
verifica.
Al riguardo si sottolinea che la maggiore efficienza è influenzata innanzitutto
dal ricorso da parte dei contribuenti
agli istituti definitori automatici che ha di fatto comportato in molteplici
circostanze una immediata
constatazione delle intenzioni delle controparti di aderire agli istituti
definitori comportando così una rapida chiusura delle verifiche con un ridotto impiego di risorse umane
rispetto allo standard.
CONTROLLI UNIFICATI
Con un totale di 119.470 controlli eseguiti nel 2003 è stato ampiamente superato
(+ 75%) il numero
dei controlli unificati complessivamente eseguiti nel 2002 totalizzati in
67.973.
Tale risultato evidenzia l’efficacia del processo di integrazione delle risorse
interne nelle nuove strutture
territoriali, testimoniando la correttezza della scelta strategica a suo tempo
effettuata di rivedere la
struttura organizzativa dell’Agenzia in un’ottica che esaltasse tutte le
possibili sinergie della macchina
dell’Amministrazione Finanziaria.
STUDI DI SETTORE
Nel corso dell’anno sono stati elaborati 42 nuovi studi di settore.
Gli studi di settore – come noto – si prefiggono proprio di superare le
incongruenze del pregresso sistema
fiscale, come strumento per “regolare” e prevenire eventuali conflitti, nel
nuovo clima di lealtà e collaborazione
che si respira nel rapporto Fisco-contribuente. Gli studi di settore sono uno
strumento utilizzabile
per valutare la capacità di produrre ricavi o conseguire compensi delle singole
attività economiche
e sono stati realizzati tramite la raccolta sistematica di dati: sia quelli di
carattere fiscale, sia
anche numerosi altri elementi “strutturali” e di tipo obiettivo che
caratterizzano l’attività e il contesto
economico in cui questa si svolge.
Grazie all’utilizzo degli studi di settore è possibile determinare i ricavi o i
compensi che con massima probabilità
possono essere attribuiti al contribuente, individuandone non solo la capacità
potenziale di produrre
ricavi o conseguire compensi, ma anche i fattori interni ed esterni relativi
all’attività, che potrebbero
determinare una limitazione della capacità stessa (orari di attività, situazioni
di mercato, etc.).
ATTIVITÀ DI CONTROLLO SOSTANZIALE E FORMALE NEL SETTORE REGISTRO
CONSUNTIVO AL 31/12/2003 | |
Numero di controlli sostanziali tributi settore registro equivalenti | 103.326 |
Numero di accertamenti settore registro eseguiti | 26.838 |
Accertamenti definiti con adesione | 4.185 |
Percentuale degli accertamenti su atti di cessione d’azienda rispetto agli accertamenti eseguiti | 29% |
A fine anno con 103.326 controlli è stato ampiamente superato il numero programmato di 60.000 con un incremento, sul versante produttivo, pari al + 72%, più che proporzionale
rispetto a quello dell’assorbimento delle risorse e che è fondamentalmente ascrivibile alla consuntivazione in questo processo di un ulteriore tipo di controllo costituito dagli atti (iscritti nel campione unico tasse sospese) definiti
(cc.dd. “appuramenti”).
Sotto il profilo qualitativo questa attività è stata indirizzata prioritariamente:
- verso gli atti di cessione e di conferimento di terreni edificabili
- verso gli atti di cessione d’azienda.
- verso gli atti e le dichiarazioni di successione per i quali fosse stata richiesta l’applicazione di benefici fiscali.
- verso le posizioni fiscali riguardanti l’omessa registrazione dei contratti di locazione.
Gli accertamenti aventi ad oggetto gli atti di cessione d’azienda sono stati pari a 6.985, che rapportati al numero degli accertamenti eseguiti (26.838) mostrano un incremento percentuale del 3% circa rispetto all’anno 2002 e soprattutto evidenziano la rilevanza di tale tipologia di atti.
LIVELLO DI CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI E ATTIVITÀ DI VERIFICA
Relativamente all’indirizzo strategico di potenziare l’attività di verifica sia
qualitativamente che quantitativamente,
si evidenzia un trend di forte ascesa sia per le verifiche nei confronti di
soggetti di rilevanti
dimensioni che per quelle nei confronti di altre tipologie di contribuenti,
mentre in relazione
all’attività di controllo sostanziale vanno segnalati i risultati conseguiti nel
settore II.DD., Iva e Irap con
483.187 controlli su un dato atteso di 300.000.
La sistematicità dei controlli nei confronti dei settori economici a maggior
rischio di occultamento di
base imponibile, selezionati secondo i criteri formulati nel piano annuale dei
controlli, evidenzia un
totale di 442 verifiche nei confronti di soggetti di grandi dimensioni, con un
incremento rispetto agli
obiettivi programmati del 23%, mentre evidenzia un totale di 6915 verifiche nei
confronti di altri soggetti
con un incremento relativo del 12%.
La possibilità offerta dal legislatore di optare per variegate modalità di
istituti definitori ha implicato
anche ricadute operative plurime a carico delle competenti strutture
dell’Agenzia.
Per quanto riguarda in particolare le verifiche nei confronti di soggetti di
grandi dimensioni va infatti
rilevato che in molteplici circostanze i contribuenti non hanno in realtà
presentato per entrambi i settori
impositivi sanatoria ex art. 9, preferendo non di rado – per evidenti ragioni di
impatto economico/
finanziario sui bilanci aziendali – limitare tendenzialmente la definizione al
solo settore delle imposte
dirette; di conseguenza l'attività di verifica è quindi proseguita, anche se
limitatamente al settore
IVA, con un impegno di risorse comunque abbastanza rilevante.
Si sottolinea che la maggiore efficienza è stata influenzata dal ricorso da
parte dei contribuenti agli istituti
definitori automatici che ha di fatto comportato in molteplici circostanze una
immediata constatazione
delle intenzioni delle controparti di aderire agli istituti definitori
comportando così una rapida chiusura
delle verifiche con un ridotto impiego di risorse umane rispetto allo standard.
Sono state adottate misure di programmazione e di operatività che hanno
indubbiamente aumentato le
iniziative di verifica nei confronti dei contribuenti con volume di affari con
ricavi o compensi superiore a
25.000.000 milioni di euro(50 miliardi di lire) e al 31 Dicembre è stato
superato di circa il 26% il numero
di verifiche equivalenti complessivamente eseguite nel 2002 (442 contro 350).
Per quanto riguarda le verifiche nei confronti di altri soggetti e in
particolare quelli con volume d’affari
non inferiore ai 5.000.000 milioni di euro (10 miliardi di lire) sono state
effettuate 1.305 verifiche
contro le 1.059 del 2002.
ACCESSI PER IL CONTROLLO DEGLI OBBLIGHI FISCALI
In funzione dello scopo di assicurare un’adeguata presenza sul territorio del
personale degli uffici operativi,
al fine di svolgere una sostanziale funzione di deterrenza dei fenomeni evasivi,
è stata portata
avanti un’intensa attività di intelligence nell’ottica di acquisire dati e
notizie rilevanti ai fini dell’attività
di analisi e ricerca e degli studi di settore, nella considerazione di fondo che
le rilevazioni effettuate possono consentire una proficua selezione ai fini
dell’accertamento.
Sotto il profilo del controllo di scontrini, ricevute e compensazioni va
sottolineato come l’esito di tali
attività non evidenzi percentuali di particolare irregolarità da parte del
contribuente, confermando
pertanto l’utilità e l’efficacia di tali processi quasi esclusivamente in
termini di diffusione capillare e di
deterrenza piuttosto che di effettivo ritorno economico/finanziario per lo
Stato.
Il numero degli accessi eseguiti è stato di gran lunga maggiore di quello
preventivato e cioè 100.325
a fronte di 70.000.
- LOTTA AL SOMMERSO
Al fine di dare corso ad un’efficace azione di contrasto dei fenomeni relativi all’economia sommersa è stato predisposto uno specifico piano straordinario di interventi , d’intesa con la Guardia di Finanza e con gli altri organismi preposti alla vigilanza ed al controllo degli adempimenti in materia previdenziale ed assistenziale che ha interessato 5.117 soggetti.
Più in particolare – oltre che con la Guardia di Finanza – si è intensificata la collaborazione con i soggetti esterni quali INPS ed INAIL mediante un maggiore coordinamento delle molteplici iniziative di controllo: a tal fine sono state organizzate riunioni operative per definire i rispettivi perimetri d’azione, le quote e le categorie di soggetti da controllare.
In un’ottica di rafforzamento delle sinergie e della trasversalità si è inoltre creata anche una banca dati dei controlli eseguiti, comunicata a tutti gli Enti interessati, al fine di evitare inutili duplicazioni e sovrapposizioni di controlli e di favorire lo scambio di dati utili alle rispettive attività di sensibilizzazione e repressione delle violazioni.
DEFINIZIONE DELLE POSIZIONI FISCALI PER GLI ANNI PREGRESSI
Come già più volte evidenziato le modifiche intervenute sulla normativa di
riferimento relativamente
agli istituti definitori hanno comportato molteplici ricadute organizzative ed
operative.
Con riguardo alle attività correlate alla definizione delle posizioni pregresse
va quindi evidenziato il
massimo impegno profuso dalle varie strutture a livello regionale per la
definizione della base di commisurazione
da poter fornire al potenziale contribuente interessato e nell’invio degli
inviti per la definizione
ex art. 15 dei processi verbali e nella liquidazione delle istanze ex art. 11.
In particolare gli uffici hanno provveduto alla definizione informatica delle
annualità di imposta relative
ai processi verbali di constatazione, degli accertamenti, degli inviti al
contraddittorio, degli atti di
contestazione e di irrogazione sanzioni interessati alle modalità di definizione
prevista dall’art. 15 della
legge 289/2002.
In derivazione diretta del differimento temporale delle scadenze degli istituti
in parola sotto il profilo
quantitativo al 31 Dicembre è stato ampiamente superato (+ 500%) l’obiettivo
previsto dal piano delle
attività in termini di comunicazione inviate da parte dell’Agenzia.
Sono state adottate misure operativo gestionali dirette ad assicurare il più
ampio ricorso da parte dei
contribuenti agli istituti definitori previsti dalla legge finanziaria 2003 al
fine di garantire assistenza
personalizzata e qualificata, finalizzata all’esatta quantificazione delle somme
dovute dai contribuenti
che intendessero avvalersi della modalità di definizione prevista dalla legge
289/2002.
- SCAMBIO DI INFORMAZIONI CON AUTORITÀ ESTERE
All’interno del previsto scambio di informazioni con le Autorità fiscali estere in applicazione delle convenzioni internazionali contro le doppie imposizioni sul reddito ed ai sensi del Regolamento CEE 218/1992, nel corso dell’anno sono state fornite opportune istruzioni agli Uffici Locali al fine di stimolare un sinergico utilizzo delle informazioni acquisite dall’estero.
In un’ottica di individuazione dei fenomeni evasivi/elusivi riferiti a soggetti residenti in paesi a fiscalità privilegiata sono state predisposte da parte dell’Agenzia 109 segnalazioni qualificate.
Il numero di richieste di informazioni (ivi comprese quelle relative all’IVA) inoltrate nel 2003 nell’ambito della cooperazione internazionale risulta complessivamente incrementato di circa 6 volte rispetto all’anno precedente (448 contro 70), a testimonianza dell’effettiva metabolizzazione di determinati modelli concettuali ed operativi che prevedono una crescente integrazione sovranazionale nel presidio e nel governo di processi ormai univocamente considerati cruciali e strategici. - CONTROLLO REQUISITI ONLUS
In considerazione dell’ampliarsi della realtà operativa delle ONLUS e delle innovazioni normative introdotte nella materia, si è reso necessario programmare un’intensa attività di controllo relativa alla sussistenza dei requisiti formali nei confronti di soggetti iscritti o da iscrivere nell’Anagrafe unica delle ONLUS.
In quanto a modalità di controllo per ciò che attiene al 2003 tale attività si può considerare idealmente scindibile in due distinte fasi: una antecedente l’emanazione del D.M. 18/07/2003, n. 266 ed una successiva a tale provvedimento.
Tale forma di controllo è risultata particolarmente impegnativa, anche in considerazione della ovvia fase di fisiologico rodaggio e tenuto anche conto che precedentemente il controllo dei requisiti avveniva in una fase successiva all’iscrizione nel registro tenuto dalle Direzioni Regionali mediante l’invio di questionari e l’esame della documentazione acquisita in risposta dalle varie ONLUS.
LE VERIFICHE NEI CONFRONTI DEI CONCESSIONARI DELLA RISCOSSIONE
E DEGLI INTERMEDIARI DELLA RISCOSSIONE
In considerazione della valenza strategica rivestita dal rapporto tra l’Agenzia
e i concessionari e gli
intermediari della riscossione, funzionale al raggiungimento dell’obiettivo di
incremento dell’efficacia
in relazione all’effettiva riscossione delle entrate iscritte a ruolo, l’
attività svolta nel corso del 2003 ha
visto la progressiva introduzione di modelli di comportamento e di controllo
coerenti con l’audit
aziendale, pur entro i limiti normativi e regolamentari preesistenti, al fine di
realizzare una sostanziale
innovazione nei metodi adottati per la programmazione e l’ esecuzione dei
controlli.
Sono state individuate le aree di maggior rischio nell’ ambito del servizio
affidato ai concessionari della
riscossione, definendo le priorità per la mappatura dei processi e la redazione
dei piani di prevenzione
dei rischi. In particolare, le verifiche sono state dirette verso quei settori
nei quali ciascun concessionario
aveva manifestato criticità o disfunzioni operative rilevate nei precedenti
controlli e, in larga parte,
verso le attività cautelari e le procedure esecutive poste in essere.
Le verifiche svolte dall’ Agenzia presso i concessionari nel 2003 sono state
121. A queste devono poi
sommarsi altri 27 interventi mirati su specifici spunti d’indagine risultanti
dall’ attività di intelligence
svolta dalle Direzioni Regionali, direttamente o su impulso qualificato (Procure
presso il Tribunale o la
Corte dei Conti, Ragioneria).
I risultati operativi hanno evidenziato la necessità che una percentuale
superiore al 50% dei concessionari
adegui le proprie attività a modelli di maggior efficienza ; le azioni da questi
poste in essere a seguito delle
raccomandazioni dei verificatori saranno oggetto di successivo controllo nel
corso del corrente anno.
Per quanto attiene al rispetto della normativa e delle istruzioni amministrative
impartite dall’ Agenzia,
nel corso delle verifiche sono state rilevate violazioni di diversa natura (60
complessivamente) redigendo
i conseguenti processi verbali di constatazione.
Eliminazione delle giacenze per quote inesigibili superiori a euro 258.000
La lavorazione delle quote sopraindicate è stata quasi totalmente completata per
un totale di 2.417 pratiche
esaminate su 2.439, con l’unica eccezione di 22 quote, che ancora residuano in
carico ad alcuni
uffici locali dipendenti dalla Direzione Regionale della Calabria.
Si ritiene utile, inoltre, specificare che sono state considerate come esaminate
anche le domande per le
quali non è stato ancora possibile emettere un provvedimento di ammissione o
diniego della domanda
di inesigibilità per cause non imputabili all’Agenzia, vale a dire a seguito
della presenza di procedure
concorsuali ancora aperte ovvero di procedure esecutive oggetto di contenziosi
non definiti.
Nell’ambito della gestione dei rapporti convenzionali con gli intermediari sono
stati effettuati 609 accessi
nei confronti dei Centri di assistenza fiscale e 475 nei confronti degli
intermediari per la presentazione
delle dichiarazioni e degli atti.
Al fine di individuare le disfunzioni che incidono sostanzialmente
sull’efficacia del servizio di presentazione
delle dichiarazioni e degli atti resi dagli intermediari, nell’ambito
dell’attività di indirizzo e
coordinamento di competenza, le azioni gestionali intraprese per realizzare i
risultati sono state rivolte,
in estrema sintesi, a fornire supporto operativo diretto ed indiretto a tutte le
Direzioni Regionali con
una costante opera di analisi, impulso e monitoraggio dei controlli e tramite
l’emanazione di specifiche
direttive con le quali sono state definite nuove e più stringenti metodologie.
È stata altresì svolta direttamente attività operativa al fine di acquisire
tutti gli elementi utili all’elaborazione
ed alla sperimentazione delle metodologie di controllo elaborate in corso
d’anno.
AREA CONTENZIOSO
Rispetto ai dati del 2002 nel 2003 si rileva una notevole flessione del
contenzioso tributario soprattutto
in dipendenza degli strumenti di definizione agevolata offerti ai contribuenti
dalla legge finanziaria
per il 2003.
Dal sistema informativo dell’Agenzia, nel 2003, risultano pervenuti 88.364
ricorsi alla commissione
tributaria provinciale e proposti 6.899 appelli da parte dei contribuenti mentre
nel 2002 i ricorsi pervenuti
e gli appelli proposti corrispondevano, rispettivamente, a 187.749 e a 20.278.
CONSUNTIVO AL 31/12/03 | |
Numero di ricorsi pervenuti nel 2003 | 88.364 |
Numero di costituzioni in giudizio in commissione tributaria provinciale | 130.849 |
Numero di costituzioni in giudizio in C.T.P. rispetto al numero dei ricorsi pervenuti nel 2003 | 148,08% |
Numero di appelli pervenuti nel 2003 | 6.899 |
Numero di costituzioni in giudizio in commissione tributaria regionale | 8.989 |
Numero di costituzioni in giudizio in C.T.R. rispetto al numero degli appelli pervenuti nel 2003 | 130,29% |
Soccombenze su attività di accertamento | 12.604 |
Decisioni favorevoli totalmente o parzialmente su attività di accertamento | 13.466 |
Conciliazioni giudiziali effettuate nell’anno su attività di accertamento | 524 |
Gli uffici dell’Agenzia nel periodo in esame hanno depositato presso le
commissioni tributarie provinciali
130.849 controdeduzioni.
Nel 2003 gli uffici dell’Agenzia hanno effettuato, mediante il deposito di
controdeduzioni presso le
commissioni tributarie regionali, 8.989 costituzioni in giudizio.
Gli esiti sfavorevoli all’Agenzia su attività di accertamento nel 1° grado di
giudizio sono stati 12.604, pari al
48,35% delle pronunce di merito, mentre la stessa percentuale, riferita all’anno
2002, era pari al 43,19%.
Tali percentuali indicano un incremento dell’indice di soccombenza dell’Agenzia,
ma come già evidenziato
nelle precedenti relazioni di monitoraggio, sull’attività delle commissioni
tributarie ha chiaramente
inciso la possibilità offerta ai contribuenti dall’art. 16 della legge 27
dicembre 2002, n. 289
(finanziaria 2003) di definire la lite. Tale agevolazione non solo ha
determinato la riduzione del numero
delle sentenze depositate rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ma
costituisce verosimilmente
anche la causa del lieve incremento della percentuale di soccombenza. Infatti,
il comma 6 del
predetto art. 16, qualora la trattazione della controversia fosse stata già
fissata, subordina la sospensione
del giudizio ad apposita istanza del contribuente, il quale ha interesse a
presentarla soprattutto nei
casi in cui le probabilità di soccombenza sono elevate.
Per quanto concerne la soccombenza su attività di accertamento nelle commissioni
tributarie regionali,
la relativa percentuale si attesta al 52,12% delle pronunce che hanno deciso sul
merito o sull’ammissibilità
del ricorso.
Le pronunce giurisdizionali favorevoli in tutto o in parte all’Agenzia nel 1°
grado di giudizio sono state
13.466, pari al 51,65% delle pronunce che hanno deciso sul merito o
sull’ammissibilità del ricorso, mentre
la stessa percentuale, riferita a tutto l’anno 2002, corrispondeva esattamente
al 56,81%.
Anche in questo caso il decremento delle pronunce favorevoli all’Agenzia è
riconducibile alla sanatoria
prevista dall’art. 16 della finanziaria 2003 per gli stessi motivi illustrati
nel punto precedente.
Per quanto concerne le pronunce favorevoli totalmente o parzialmente su attività
di accertamento nelle
commissioni tributarie regionali, la relativa percentuale risulta essere del
47,88% delle pronunce che
hanno deciso sul merito o sull’ammissibilità del ricorso, mentre la stessa
percentuale, riferita a tutto
l’anno 2002, è stata del 49,03%. Anche in questo caso è evidente che la
sanatoria ha influito in minor
misura rispetto agli esiti favorevoli in tutto o in parte del 1° grado di
giudizio.
Le conciliazioni giudiziali che hanno avuto luogo (incluse quelle non
perfezionate) alla data del 31
dicembre 2003 sono state 524.
Il forte impatto che ha avuto su questo strumento deflattivo del contenzioso il
citato art. 16 della finanziaria
2003, che disciplina "la chiusura delle liti fiscali pendenti", è notevole,
tant’è che tale numero di
conciliazioni, rapportato al numero di conciliazioni definite dalle commissioni
tributarie con decreti o
verbali nello stesso periodo dello scorso anno, corrisponde in termini
percentuali a circa il 10%.
Si fa presente poi che una parte delle conciliazioni che hanno avuto luogo si
riferiscono a proposte degli
uffici effettuate lo scorso anno, nelle quali l’importo conciliato è
evidentemente inferiore alle somme
che il contribuente avrebbe dovuto pagare se avesse aderito alla sanatoria.
Rispetto alla costituzione in giudizio nel termine di 60 giorni è migliorato il
grado di osservanza del termine
non perentorio di costituzione in giudizio previsto dall’art. 23 del decreto
legislativo 31 dicembre
1992, n. 546, infatti nel 2003 questa percentuale si è attestata attorno al 75%
contro il 70% registrato nel
2002. Anche in questo, nella lettura dei dati, si deve tener conto della
sospensione dei termini prevista
dal comma 6 del citato art. 16 della finanziaria 2003.
La qualificata e sistematica presenza del rappresentante dell’ufficio nelle
udienze presso le commissioni
tributarie è stata normalmente assicurata, attribuendo carattere prioritario
alle “cause di più consistente
importo”. In proposito va infatti osservato che non corrisponde a criteri di
efficienza ed economicità
dell’azione amministrativa assicurare indistintamente la presenza in udienza e
quindi anche in
relazione a controversie di scarsa rilevanza, in conseguenza, ad esempio, del
loro esiguo valore. Può
pure accadere che la pubblica udienza venga richiesta prima della manifestazione
dell’interesse delle
parti alla prosecuzione del giudizio, come avviene, sempre a titolo
esemplificativo, nelle ipotesi molto
ricorrenti di sopravvenuta cessazione della materia del contendere.
Relativamente ai dati statistici la percentuale di partecipazione alle udienze
da parte dell’Agenzia si
attesta intorno al 75% per quanto riguarda il 1° grado di giudizio, mentre nel
2° grado tale percentuale
è pari al 70% circa.
Circa l’esame delle pronunce giurisdizionali con conseguente predisposizione
dell’atto di acquiescenza
o di tempestiva impugnazione si registrano importanti miglioramenti rispetto
agli anni precedenti,
con particolare riferimento ai tempi per la trasmissione delle proposte di
appello per la prevista autorizzazione
e delle proposte di ricorso per Cassazione.
Si segnala peraltro che in alcune realtà territoriali nelle quali persisteva una
situazione critica sono stati
organizzati specifici progetti finalizzati all’eliminazione dell’arretrato sulle
sentenze di 1° e 2° grado,
con la conseguente predisposizione degli atti di appello o dei relativi
provvedimenti di acquiescenza.
Anche l’esecuzione delle pronunce giurisdizionali viene effettuata
tempestivamente in modo sistematico,
fatta eccezione - in particolare per le liti concernenti istanze di rimborso e
per il pagamento delle
spese di giudizio - per i casi in cui non vi sia sufficiente disponibilità di
fondi e non sia possibile ricorrere
tempestivamente alla procedura di pagamento in conto sospeso di cui all’art. 14
del decreto-legge
31 dicembre 1996, n. 669, convertito dalla legge 28 febbraio 1997, n. 30.
Si evidenzia che tutti gli adempimenti richiesti dalle norme processuali vengono
eseguiti direttamente
dal personale dell’Agenzia.
Al fine di assicurare la corretta interpretazione ed applicazione delle
disposizioni recate dall’art. 16
della finanziaria 2003, per la definizione delle liti fiscali pendenti, nonché
l’espletamento dei servizi da
erogare a favore dei contribuenti, è stata prestata una costante attività di
assistenza.
Per il raggiungimento di detto scopo si è provveduto, a livello centrale:
- all’esame e alla predisposizione di pareri riguardanti le problematiche di maggiore complessità nonché di chiarimenti inseriti nelle numerose circolari interpretative concernenti gli istituti di definizione agevolata introdotti dalla finanziaria 2003;
- all’emanazione di direttive operative rivolte alle direzioni regionali e agli uffici locali per il corretto svolgimento degli adempimenti connessi alla chiusura delle liti fiscali pendenti.
- invio ai contribuenti che hanno una lite pendente di specifiche comunicazioni relative alle opportunità offerte dalla finanziaria 2003;
- assistenza volta a fornire ai contribuenti che si recano in ufficio tutte le informazioni necessarie per rispondere ai quesiti formulati e per presentare la domanda di definizione delle liti;
- ricezione e prima trattazione delle domande di chiusura delle liti;
- acquisizione al sistema di automazione delle domande di definizione presentate;
- trasmissione alle commissioni tributarie di elenchi parziali delle liti pendenti per le quali è stata presentata domanda di definizione, in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 16, comma 8, della finanziaria 2003.
È importante segnalare che il processo di informatizzazione delle controversie
pendenti ha prodotto
notevoli risultati, riducendo sensibilmente il volume lavorativo del
contenzioso.
Infatti, a differenza degli anni passati, i ricorsi presentati dai contribuenti
e quelli prodotti dagli uffici
vengono tutti caricati al sistema di automazione, anche se in alcuni uffici dove
i carichi di lavoro sono
consistenti (in particolare quelli delle grandi città), i ricorsi stessi vengono
acquisiti con qualche settimana
di ritardo.
Gli uffici dell’Agenzia si sono adoperati con grande impegno di risorse per
trasmettere alla base informativa
i ricorsi pendenti presentati prima del 2003, nonché per rinumerare quelli in
carico agli uffici
soppressi (II.DD., IVA e Registro) passati alla competenza dei nuovi uffici
locali.
Al riguardo si evidenzia che nel 2003, su 687.089 ricorsi acquisiti o rinumerati
al sistema di automazione
del contenzioso, 593.200 (84,9%) si riferiscono a ricorsi notificati negli anni
precedenti.
CONVENZIONI CON ENTI ESTERNI
Nell’ambito dei servizi di mercato offerti dall’Agenzia, nel 2003 sono state
stipulate, con le Regioni
Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Lazio e con la Provincia Autonoma di Bolzano,
4 convenzioni per la
gestione dell’IRAP e dell’addizionale regionale all’ IRPEF.
Per regolamentare lo scambio di informazioni tra Amministrazione finanziaria ed
Enti, Istituti e Casse
che gestiscono forme di previdenza obbligatoria, è stato sottoscritto un accordo
con l’ENASARCO per
l’estrazione, l’elaborazione e la fornitura, su supporto magnetico, di
informazioni anagrafiche e reddituali
riferite a soggetti che, nell’anno di imposta 2001, hanno percepito provvigioni
per prestazioni,
anche occasionali, inerenti a rapporti di rappresentanza di commercio.
Proseguendo nell’attività svolta nel corso del 2002, le Direzioni Regionali
hanno provveduto al rinnovo
ed al monitoraggio delle convenzioni già in essere, sottoscrivendo numerose
altre convenzioni per
la formazione in materia di tributi erariali a favore di Caf ed altri Enti
pubblici.
Nella tabella seguente viene riportato il numero delle convenzioni sottoscritte
dalla Direzioni Regionali
nell’anno 2003.
(Valori in euro)
FINALITÀ DELLE CONVENZIONI | NUMERO DELLE CONVENZIONI | |||||
COMUNE | PROVINCIA | REGIONE | CAF | ALTRO | TOTALE | |
Consulenza agli enti locali in materia di tributi di loro pertinenza | 145 | 1 | 1 | 0 | 2 | 149 |
Formazione in materia di tributi erariali a CAF o enti pubblici | 239 | 0 | 1 | 59 | 380 | 679 |
Formazione agli enti locali in materia di tributi propri | 490 | 2 | 0 | 0 | 0 | 492 |
Riscossione tramite F24 delle entrate di enti pubblici | 67(1) | 0 | 0 | 0 | 1(1) | 68 |
Revisione delle procedure adottate da enti locali in materia di tributi propri | 1(2) | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 |
Altro | 48 | 1 | 2 | 0 | 7 | 58 |
TOTALE | 990 | 4 | 4 | 59 | 390 | 1.447 |
(1) Dato fornito dalla Direzione Centrale Amministrativa.
(2) Il dato differisce da quanto consuntivato ad ottobre 2003 poiché è stato
utilizzato un diverso criterio di valutazione per la classificazione del dato.
Nel corso del 2003, per favorire l’attuazione e lo sviluppo del federalismo
fiscale con un’offerta di servizi
idonei a rendere più efficiente e razionale il sistema tributario locale, è
stato dato notevole impulso
al servizio di riscossione dell’imposta comunale sugli immobili mediante il
modello di versamento
F24 e pertanto sono state sottoscritte 67 convenzioni per la riscossione tramite
F24 delle entrate di enti
pubblici, mentre sono circa 600 i Comuni contattati e presso i quali è stata
svolta, con l’aiuto della consulenza,
un’intensa attività di promozione del servizio.
Nel corso del periodo richiamato, oltre al monitoraggio e alla gestione delle
convenzioni sottoscritte
nel 2001 per la riscossione dei diritti camerali e delle accise tramite modello
F 24, è stata stipulata un’ulteriore
convenzione con l’Agenzia delle Dogane, per la riscossione, tramite sistema F
24, delle agevolazioni
fiscali in materia di accise previste dall’art. 28, comma 7, della legge 23
dicembre 2000, n. 388.
AREA SERVIZI GENERALI E DI COORDINAMENTO E CONTROLLO
Audit Interno
Il settore è stato direttamente coinvolto in un significativo processo di
cambiamento, che ha portato
all’adozione, da parte dell’Agenzia, del modello di internal auditing, allo
scopo di adeguare i sistemi di
controllo interno alle più moderne tecniche di revisione aziendale e, altresì,
di dare concreta attuazione
al disposto di cui all’art. 2 del D. Lgs. n. 286/1999.
In tale contesto sono stati attributi compiti coerenti con il menzionato modello
consistenti:
- nell’analisi dei rischi di disfunzioni ed irregolarità legati alle attività d’istituto;
- nella vigilanza sull’attuazione delle misure di prevenzione dei rischi;
- nella progettazione di sistemi e procedure volti ad assicurare la prevenzione dei rischi.
- definizione del prototipo di metodologia standard di audit di processo;
- sperimentazione del prototipo attraverso avviamento ed esecuzione di n. 9 audit di processo a livello centrale (dei quali n. 3 I.C.T.);
- avviamento ed esecuzione di n. 48 audit di conformità presso le Direzioni Regionali e n. 47 controlli ex L. 662/96 a livello centrale;
- attività formativa sulle tematiche generali dell’audit destinata a tutti i Dirigenti in servizio presso gli Uffici ispettivi delle Direzioni regionali e provinciali;
- attività di coordinamento ed assistenza per la conduzione degli audit di processo da parte degli Uffici ispettivi regionali;
- attività di preventiva analisi e gestione delle informazioni richieste dal Servizio di Vigilanza del Dipartimento per le Politiche Fiscali;
- attività progettuale (analisi comparative e progettazione di metodologie di controllo di 1° livello).
Sono state definite le linee dell’architettura di un sistema di audit interno con l’emanazione, in data 28 Maggio 2003, di una direttiva concernente la revisione del modello di controllo interno dell’Agenzia; con essa sono state dettate le linee guida per il coordinamento dell’attività degli Uffici ispettivi regionali (ora Uffici di Audit Regionali) ed è stata divulgata una metodologia per omologare gli interventi di audit di processo a livello locale. Sono state effettuate visite interregionali per illustrare agli Uffici i principi generali dell’attività di audit di processo e 41 visite regionali per verificare lo stato di avanzamento delle attività programmate e fornire consigli e suggerimenti in materia di processo.
AUDIT ESTERNO
I risultati operativi attesi per il 2003 sono stati tutti conseguiti in misura
superiore agli obiettivi fissati;
le informazioni di maggiore rilevanza sono le seguenti:
- Concessionari della riscossione
Numero di verifiche nei confronti dei concessionari della riscossione: 121
Numero di verifiche effettuate dall’Agenzia su segnalazione di terzi: 5
- Centri di assistenza fiscale
Numero di controlli effettuati presso gli uffici periferici: 609
Numero di verbali di constatazione di irregolarità commesse: 106
- SIAE
- Volume d’ affari accertato (dati provvisori in quanto la SIAE, ai sensi dell’art. 4 della convenzione del 30.6.2003, comunica il dato entro il 30 maggio): euro 8.055.878.810,91
- Numero di controlli effettuati (numero comunicato da SIAE alla competente DC Accertamento con prot. n. 4/47/03/LA del 23.12.2003): circa 25.000
- Numero processi verbali trasmessi all’Agenzia (numero comunicato da SIAE alla competente DC Accertamento con prot. n. 4/47/03/LA del 23.12.2003): 1.354
- Numero verifiche dell’Agenzia sulla SIAE che hanno generato rilievi: 40
Sicurezza ICT
Nei primi mesi del 2003 è stata avviata, nell’ambito delle competenze del
Settore Sicurezza, una indagine
conoscitiva presso le Direzioni Regionali e gli Uffici Locali dell’Agenzia delle
Entrate.
In particolare l’attività, basata su un questionario esposto su un sito Web
della Intranet, ha perseguito
l’obiettivo di rilevare lo stato della sicurezza informatica. I risultati
dell’indagine in argomento hanno
di fatto rappresentato l’analisi del rischio delle infrastrutture informatiche
periferiche.
Per far fronte alle criticità e per adempiere agli obblighi istituzionali sono
state avviate le seguenti attività:
- definizione delle norme comportamentali per la sicurezza informatica che stabiliscono i criteri base da seguire sia per gli utenti comuni che per i gestori di rete e che creano la cultura di base sulla sicurezza informatica;
- valutazione delle richieste, emissione e convalida delle abilitazioni per l’accesso all’Anagrafe Tributaria;
- orientamento e supporto alla definizione di procedure organizzative nell’ambito di vari organismi delegati alla regolamentazione del controllo degli accessi degli archivi dell’Agenzia;
- definizione di numerose politiche per la verifica e la convalida dei principali meccanismi di sicurezza implementati nelle applicazioni sviluppate internamente all’Agenzia;
- pianificazione, controllo e supporto al progetto per l’analisi della infrastruttura di sicurezza della rete interna e dei servizi esposti su Internet da SO.GE.I. s.p.a. (l’attività è stata affidata ad un fornitore esterno);
- indirizzamento, controllo e definizione delle politiche di sicurezza concernenti l’installazione dei nuovi computer con sistema operativo Microsoft XP presso le strutture centrali e periferiche dell’Agenzia;
- costituzione del Gruppo Operativo Speciale per la Sicurezza Informatica Preventiva (GOSSIP) con competenze specifiche sul tema della sicurezza informatica degli accessi e dei sistemi informativi. Il gruppo è attivato con strumenti manuali ed automatici al fine di monitorare l’infrastruttura di rete interna dell’Agenzia e verificare i meccanismi di sicurezza implementati da SO.GE.I. s.p.a. su i server interni.
- coordinamento e predisposizione di un ambiente campione per la valutazione del sistema di accessi basato sul riconoscimento biometrico;
- progetto per la verifica e la revisione delle politiche di sicurezza dei dispositivi informatici dell’Agenzia presenti in SO.GE.I. s.p.a.;
- avvio del progetto formativo sulle tematiche di sicurezza informatica per i gestori di rete;
- indirizzamento, coordinamento e supporto alla formazione delle strutture periferiche delle Direzioni Regionali responsabili della sicurezza informatica.
È stato, inoltre, assicurato, l’assolvimento di vari incarichi conferiti presso
il Dipartimento per le
Politiche Fiscali ed altri Enti Esterni in relazione alla specifica funzione
rivestita.
Con atto del Direttore dell’Agenzia sono state ridefinite le competenze
dell’Ufficio Sicurezza
Patrimonio Aziendale. Nel nuovo assetto organizzativo, l’Ufficio Sicurezza
presiede, in particolare:
- alla definizione delle strategie, degli obiettivi e delle finalità della politica di sicurezza del patrimonio aziendale;
- all’elaborazione di linee guida per la protezione delle risorse aziendali;
- alla vigilanza sui livelli di sicurezza;
- alla segnalazione degli eventuali scostamenti dai richiesti livelli di sicurezza.
Nel contesto dell’attività istituzionale, ed in linea con gli indicatori
previsti in Convenzione, l’Agenzia
ha effettuato un’indagine conoscitiva sullo stato della sicurezza negli uffici
periferici. In tal senso è stato
elaborato un questionario, inviato a tutte le Direzioni Regionali, con lo scopo
di assumere i dati per l’analisi
del grado d’attuazione delle misure di sicurezza fisica ed organizzativa e di
vulnerabilità dell’attuale
sistema di protezione del patrimonio aziendale, individuando le vulnerabilità,
le criticità ed i
rischi afferenti relativamente alle circa 400 strutture periferiche.
Il questionario, suddiviso in tre parti, rileva nel dettaglio:
- le caratteristiche della zona dove sono ubicati gli immobili;
- le caratteristiche dello stabile;
- la protezione dei locali.
I dati raccolti, hanno consentito di monitorare in percentuale superiore al 90%
i sistemi di sicurezza
posti a presidio delle unità intervistate nonché di poter tracciare una matrice
di rischio al fine di adottare
le iniziative necessarie per far fronte alle criticità con priorità maggiore.
L’Agenzia ha predisposto direttive in ordine all’adozione di misure di
salvaguardia e di sicurezza attiva
e passiva all’interno ed all’esterno delle strutture dipendenti. Tra esse, in
particolare, si evidenziano:
- la circolare relativa all’adozione di misure organizzative minime di sicurezza volte alla prevenzione delle criticità ed alla tutela delle risorse patrimoniali dell’Agenzia;
- le disposizioni relative all’adozione di particolari misure di tutela da tenersi nella trattazione della corrispondenza ai fini preventivi di attacchi terroristici;
- l’elaborazione del protocollo di executive security, riservato all’organo di vertice dell’Agenzia (riservato-NOS);
- l’elaborazione di un protocollo d’intesa con il Comando Generale della Guardia di Finanza, per la protezione delle sedi territoriali dell’Agenzia
L’Agenzia ha curato anche la predisposizione dei servizi di security nell’ambito
della Convention annuale presieduta dal Direttore dell’Agenzia delle Entrate in data 16 luglio
2003.
La ricorrente commissione di atti compiuti in danno dei beni del patrimonio
aziendale, ha fatto emergere
la necessità di operare un risk assessment degli episodi di cui sono state fatte
oggetto le cennate risorse.
I dati ricavabili dall’analisi, unitamente a quelli elaborati in sede di
questionario sullo stato della sicurezza
di cui sopra detto, consentono di poter adottare le opportune strategie
operative e, in particolare,
di elaborare matrici di rischio funzionali ai piani d’investimento, per
l’adozione di misure strutturate
di sicurezza.
L’attività di risk assessment si è attuata mediante la predisposizione e l’invio
alle Direzioni Regionali, di
apposite check-list in formato htlm, con cui censire gli episodi delittuosi
registrati nel periodo gennaio
2001/giugno 2003.
Rilevante è stata l’attività di analisi e di verifica in ordine alle criticità
relative alla corretta applicazione
dei principi di autonomia ed indipendenza del personale dipendente, in ossequio
alle fonti normative
e regolamentari di settore. L’attività, nello specifico, ha visto il coordinato
coinvolgimento dei competenti
Uffici della Direzione Centrale del Personale, nonché del Settore Audit Interno
e degli Uffici
Ispettivi Regionali, per la stesura di proposte correttive delle disfunzioni
rilevate.
L’Agenzia ha presieduto alla trattazione ed alla gestione delle informazioni
richieste all’Agenzia delle
Entrate da parte della Commissione Centrale del Ministero dell’Interno ai sensi
della Legge 82/1991 e
della Direzione Investigativa Antimafia.
Con riferimento alle attività svolte nel corso del 2003 in materia di tutela
della sicurezza sul lavoro e
della privacy, si è proceduto alla verifica dello stato di attuazione della
normativa sulla protezione dei
dati personali - L. 675/96 (oggi codice unico Dlgs 196/2003) e sulla sicurezza e
prevenzione nei luoghi
di lavoro - Dlgs. 626/94.
Nel corso dei primi mesi del 2003 è stato predisposto un questionario avente
finalità esclusivamente
conoscitive, dirette ad acquisire una chiara idea della situazione contingente
delle Direzioni Regionali
e degli Uffici locali dell’Agenzia delle Entrate, e contemporaneamente ad
avviare la risoluzione delle
criticità più rilevanti emerse, in ordine al livello di attuazione della
normativa in materia di privacy, L.
675/96, e di misure minime di sicurezza, D.P.R. 318/99, nonché allo stato di
applicazione del D. Lgs.
626/94, in materia di prevenzione di infortuni e igiene sul lavoro.
L’indagine conoscitiva si è svolta durante i mesi di marzo ed aprile 2003 ed ha
coinvolto le circa 400
strutture locali e regionali dislocate sul territorio nazionale. La percentuale
di risposta agli 80 quesiti
proposti, entro i termini prefissati, ha toccato il 96% degli intervistati,
dando così un carattere significativo
alle informazioni raccolte.
A fronte delle criticità emerse, si è ritenuto di intervenire, in via
prevalente, sul terreno della normativa
sulla riservatezza nel trattamento dei dati personali, e ciò anche in ragione
del necessario adeguamento
alla c.d. “Direttiva Stanca” che prevede, tra l’altro, l’emanazione di regole
comportamentali per assicurare
la sicurezza informatica.
Pertanto, nel corso del 2003 sono state elaborate ed emanate regole
comportamentali destinate a tutti i
dipendenti, affinché, all’interno dell’Agenzia, tutti i trattamenti di dati
personali effettuati con o senza l'ausilio di mezzi elettronici o comunque automatizzati abbiano luogo in attuazione
delle procedure di sicurezza
previste dalla legge sulla privacy e nel rispetto di regole comportamentali di
sicurezza ben definite.
Successivamente, al fine di garantire la sicurezza dei dati contenuti
nell’Anagrafe Tributaria nelle ipotesi
di circolazione e scambio con altri soggetti, è stata elaborata una procedura
per regolamentare l’accesso
degli enti esterni alla predetta banca. Tale procedura, già operativa, prevede,
fra l’altro, un vaglio
sui presupposti di legittimità relativi alle richieste di accesso che pervengono
all’Agenzia.
In vista, poi, della revisione organizzativa del 19 novembre 2003, che ha
previsto l’istituzione di strutture
di sicurezza all’interno delle Direzioni Regionali, sono state elaborate e
diffuse le prime istruzioni
operative agli Uffici del comparto Sicurezza nelle materie di competenza.
In ottemperanza alle norme della legge 675/1996 (oggi codice unico - Dlgs.
196/2003) che prescrivono,
fra l’altro, l’obbligo per le pubbliche amministrazioni di identificare e
rendere pubblici secondo i
rispettivi ordinamenti, i tipi di dati sensibili e giudiziari trattati e le
operazioni strettamente pertinenti
e necessarie, in relazione alle finalità perseguite nei singoli casi, l’Agenzia
ha proceduto ad una scrupolosa
ricognizione di tutti i dati e delle relative operazioni di trattamento
effettuate nel contesto delle
proprie attività istituzionali. Oltre ai tipi di dati sensibili e giudiziari,
sono stati censiti anche i “flussi
informativi”, cioè le singole fasi in cui si articolano i vari processi di
trattamento, dall’acquisizione del
dato alla sua conservazione. Quindi, dopo aver avviato un dialogo istituzionale
con l’ufficio del Garante
per la protezione dei dati personali, l’Agenzia ha sottoposto il documento
finale e la bozza normativa
di regolamento alla medesima autorità che lo ha condiviso approvandolo.
Sempre ai fini dell’adempimento degli obblighi previsti dalla normativa in
materia di protezione dei
dati personali è stata predisposta, sentita l’Autorità Garante, l’informativa
sul trattamento dei dati dei
dipendenti.
In vista, quindi, dell’entrata in vigore del nuovo Codice in materia di
protezione dei dati personali, l’Agenzia
è intervenuta nella modifica e nell’aggiornamento delle istruzioni e della
modulistica CUD/2004,
730/2004, 770/2004, Istanza Crediti d’Imposta (ICAP) e IVA/2003 e sono state
rinnovate la procedura e la
modulistica per il rilascio delle credenziali e l’accesso al sistema SIATEL da
parte degli Enti locali.
Ulteriori attività sono state svolte in materia di Sicurezza e Prevenzione nei
luoghi di lavoro, quale la
stesura di un regolamento interno in materia di fumo nei locali dell’Agenzia, e
nella redazione e divulgazione
di un opuscolo per l’utilizzo corretto dei videoterminali.
È stato predisposto uno studio in materia di telelavoro per l’avvio di un
progetto sperimentale
nell’Agenzia e infine l’Agenzia ha assicurato il proprio intervento innanzi
all’Autorità Garante per la
protezione dei dati personali nei ricorsi contro di essa.
Con l’intento di monitorare le misure di sicurezza in atto per individuare
eventuali carenze ed adottare le
necessarie iniziative per far fronte a quelle a maggior rischio sono stati
adottati i seguenti provvedimenti:
- definizione delle norme comportamentali per la sicurezza informatica che stabiliscono i criteri base da seguire sia per gli utenti comuni che per i gestori di rete;
- definizione di disposizioni che permettono la verifica e la convalida dei principali meccanismi di sicurezza implementati nelle nuove applicazioni sviluppate dall’Agenzia;
- definizione dei requisiti minimi di sicurezza dei servizi erogati dalla Società Generale d’Informatica;
- costituzione del Gruppo Operativo Speciale per la Sicurezza Informatica preventiva (GOSSIP) con competenze specifiche sul tema degli accessi ai sistemi informativi ed attivato con strumenti manuali ed automatici al fine di monitorare l’infrastruttura di rete interna dell’Agenzia e verificare i meccanismi di sicurezza implementati dalla Società Generale d’Informatica;
- adozione di misure organizzative minime di sicurezza volte alla prevenzione di eventi arrecanti danno al patrimonio dell’Agenzia;
- elaborazione di un protocollo di intesa con il Corpo della Guardia di Finanza per la protezione e la sicurezza del patrimonio aziendale;
- elaborazione di un protocollo di “executive security” per il “top management”;
- elaborazione ed emanazione di regole comportamentali per il trattamento dei dati personali attraverso documenti cartacei;
- elaborazione, di concerto con le altre strutture dell’Agenzia, di una procedura per regolamentare l’accesso di enti esterni alla banca dati dell’Anagrafe Tributaria.
DISTRIBUZIONE LOGISTICA DELLE STRUTTURE DELL’AGENZIA
È stato completato uno studio sull’evoluzione delle attività di servizio
all’utenza e sono state formulate
alcune proposte volte a garantirne un maggiore decentramento. Si tratta di
soluzioni adeguate ad un
contesto che cambia rapidamente, caratterizzate quindi da flessibilità
organizzativa. È vero infatti che
la progressiva diffusione degli strumenti telematici è destinata a ridurre
l’afflusso di utenza presso gli
uffici, ma per le fasce di utenza più deboli, cioè quelle che per motivi
anagrafici o culturali non sanno,
non possono o non vogliono usare i nuovi canali informatici e telematici, il
contatto diretto con il funzionario
rimane l’unico momento di rapporto con il Fisco. Proprio per questi soggetti –
ferma restando
la necessità di incentivare ulteriormente il ricorso agli intermediari
professionali, come i CAF – si
sono ipotizzati sistemi alternativi di erogazione dei servizi.
Uno di questi, in corso di sperimentazione, è la creazione presso i municipi di
spazi attrezzati presso
i quali funzionari dell’Agenzia possono erogare uno o più servizi, anche solo in
determinati giorni o
periodi. In questo modo è possibile modulare l’offerta di servizi in base alle
reali esigenze dell’utenza,
con un impegno in termini di risorse inferiore rispetto a quello necessario per
mantenere operativa
una sezione staccata.
Inoltre, nell’ambito della razionalizzazione degli uffici, nel corso del 2003 è
stato soppresso quello di
Pavullo nel Frignano, che è stato trasformato in sezione staccata dell’ufficio
di Modena, e sono stati
emanati i provvedimenti per l’accorpamento dei due preesistenti uffici di Rimini
e dei due di Prato,
divenuto operativo nei primi giorni del 2004. I relativi atti sono stati
pubblicati nella Gazzetta
Ufficiale.
In relazione alla verifica della corrispondenza dimensionale e funzionale degli
immobili in uso e alla
razionalizzazione delle strutture e degli spazi locativi, si è proceduto ad un
monitoraggio puntuale su
132 immobili presenti nei capoluoghi di provincia, al fine di verificare gli
scostamenti degli indici locativi
e di occupazione dagli standard di riferimento indicati e procedere ad una
razionalizzazione dei
costi di gestione.
Lo standard di riferimento individuato per tutte le operazioni immobiliari,
comprese quindi quelle inerenti
gli acquisti di fabbricati, è di circa 20 mq. lordi a persona.
A seguito della suddetta verifica, così come previsto dal “ Piano di
razionalizzazione della dotazione
immobiliare dell’Agenzia delle Entrate”, sono state individuate delle tipologie
di intervento da realizzare
su alcune strutture che per il loro impatto economico e dimensionale, hanno
portato nell’arco dell’anno
2003, ad un contenimento di spazi utilizzati superiore al 2% (circa mq. 45.000
di cui 20.000
demaniali) con un conseguente risparmio annuale di circa euro 3.000.000,00 sui
costi locativi oltre ai
costi di gestione degli immobili.
Nel corso del 2003 è stata inoltre avviata e conclusa la procedura per
l'individuazione di un immobile
per la sede degli uffici centrali, che porterà al momento del trasferimento
degli uffici nel corso del 2004
ad una riduzione degli spazi locativi di circa 14.000 mq.
Per la predisposizione del Piano triennale di interventi immobiliari 2004/2006,
si è provveduto ad
inviare alle Direzioni Regionali un apposito questionario da compilare indicando
i lavori di ristrutturazione
ed adeguamento dei fabbricati in uso, finalizzati alla razionalizzazione di
spazi e i costi di
gestione.
L’analisi delle richieste pervenute ha portato alla definizione delle priorità degli interventi da realizzare.
È stato inoltre costituito un gruppo di lavoro con l’obiettivo di redigere un
manuale che fornisca precisi
indirizzi alle Direzioni Regionali per razionalizzare gli spazi locativi in uso
e per migliorarne la funzionalità.
CONCLUSIONI
L’obiettivo perseguito dall’Agenzia di utilizzare forme innovative di
negoziazione nonché di verifica
della corrispondenza dei beni acquisiti alle reali esigenze dell’utilizzatore e
della rispondenza contrattuale
quali-quantitativa dei beni e servizi acquisiti ha determinato un forte
contenimento della spesa
corrente.
In primo luogo ha assunto particolare rilievo l’espletamento della prima gara
telematica di importo
superiore alla soglia di applicazione della disciplina comunitaria; l’utilizzo
di questa innovativa procedura,
per l’approvvigionamento di prodotti tipografici, ha permesso all’Agenzia di
conseguire un
risparmio pari al 41,47% sull’importo posto a base d’asta di euro 340.000,00.
Globalmente la gestione negoziale 2003 è risultata particolarmente efficace.
L’espletamento delle procedure ad evidenza pubblica ha fatto riscontrare una
media dei ribassi pari al
36,11 % corrispondente ad un risparmio netto pari ad euro 5.872.231,66.
Con specifico riguardo, poi, all’aspetto gestionale, è stata elaborata
un’attenta procedura di monitoraggio
dell’effettiva rispondenza dei beni, servizi e lavori acquisiti, sia con quanto
contrattualizzato, sia
con il grado di soddisfazione del cliente interno.
Tutto ciò ha determinato, oltre ad un forte contenimento delle spese correnti,
un’azione sinergica che
ha permesso di rendere al cliente interno un prodotto quanto più possibile
rispondente alle esigenze
prospettate.
Nell’ambito specifico dell’ICT si segnala che, nel periodo, sono stati acquisiti
direttamente dall’Agenzia
(ovvero al di fuori del contratto SO.GE.I. s.p.a.) beni e servizi di carattere
informatico per un totale di
euro 612.000 (IVA inclusa). Il valore degli acquisti effettuati tramite forme
innovative di negoziazione
(Market place e Convenzioni CONSIP) ammonta a circa euro 229.000, ovvero il
37,5% del totale.